Se fossi Marzullo mi chiederei: “l’ultimo minimo relativo o supporto (15.500) del Dow Jones reggerà agli assalti dei venditori ?”
Questo livello è fondamentale perché si tratta del minimo che segue un importante DOPPIO MASSIMO nei pressi di 18.000.
Dovesse cedere, molto probabilmente, inizierà un movimento ribassista di MEDIO periodo che potrebbe riportare i corsi almeno verso 14.000 (da dov’è partita l’ultima gamba rialzista e precedente massimo storico).
A questa domanda ho risposto così: “a mio parere le maggiori probabilità sono per un recupero da questi livelli. Non credo ci sarà un crack proprio ora! (le ultime parole famose)”.
Per dare maggior concretezza a questa convinzione sono andato a pescare le 30 azioni che compongono l’indice e le ho suddivide in base alla loro impostazione tecnica:
n.7 AZIONI già al RIBASSO: American Express, Apple, Caterpillar, Goldman Sachs, Ibm, United Technologies, Wal Mart Stores;
n.1 AZIONE che sta partendo al ribasso: Walt Disney;
n.12 AZIONI nei pressi di supporti degni di nota: 3M, Boeing, Chevron, Cisco, Dupont, Exxon, J&J, JP Morgan, Microsoft, Intel, Verizon, Visa;
n.8 AZIONI ancora al rialzo: Coca Cola, General Electric, Mc Donald’s, Merck, Traveler’s, Nike, Pfizer, Home Depot;
n.2 AZIONI ne carne e ne pesce: P&G, United Health.
Anche questa suddivisione (12+8 contro 7+1) sembra spostare le probabilità verso un recupero; bisogna altresì sottolineare come sia sufficiente una trimestrale presa male per far cambiare radicalmente l’impostazione ad un singolo titolo.
Morale: seppur con un tempo minaccioso alle porte, ritengo che l’indice americano possa recuperare da questi livelli.
Come al solito, NON andrei mai a comprare su debolezza per cercare di sfruttare un rimbalzo in una situazione “delicata” come questa.
Diciamo che sono le solite chiacchiere da bar seppur con qualche studio alle spalle.