Articolo scritto il 24/11 per Reporter

 Come fanno presto a cambiare le cose, eh?
 A metà Luglio (solo quattro mesi fà, non anni!) l’Oro Nero era a 140$ e c’era chi scriveva
 che sarebbe salito a 200$, 300$ e chi, addirittura, azzardava il suo esaurimento.
 Adesso non lo vuole più nessuno, i suoi corsi sono scesi sottoterra e non ci sono neanche
 timidi segnali d’inversione a parte qualche divergenza sulla Pista Ciclica, un indicatore che
 misura la velocità di discesa dei prezzi.
 Mai avrei pensato ad un crollo così repentino ma quando si forma un “massimo esplosivo” 
(diagnosi) i prezzi tornano sempre da dove sono partiti (soluzione).
 Questo è quanto ed è un insegnamento che ci potrà tornare utile in futuro.
 Nello stesso periodo i tassi salivano un giorno sì e l’altro pure e chi aveva acceso un mutuo
 era con l’acqua alla gola. 
 Adesso sono in netta retromarcia.
 In questo frangente è possibile dare l’unico suggerimento utile in materia di costo del denaro: 
siccome l’interesse non può scendere sotto zero (altrimenti la gente piglia i soldi e li mette sotto 
terra coperti da uno strato di sterco animale) è ovvio che più ci si avvicinerà alla linea che non
 si può superare in basso e più sarà vantaggioso indebitarsi a tasso fisso.
 Purtroppo le banche non sono nate ieri e, probabilmente, chiuderanno eventuali operazioni 
a condizioni molto svantaggiose rispetto ai tassi variabili del momento.
 Le borse continuano nella loro fase discendente.
 L’SP500 è tornato sui minimi del 2002: è una situazione molto pericolosa perché si potrebbe 
completare uno scenario piuttosto nefasto a cui ho sempre dato poche probabilità di successo.
 Sull’indice americano, infatti, si è formato un grosso doppio massimo=1.550: se i corsi 
scenderanno sotto i minimi attuali, questo pattern verrà confermato e le sue implicazioni
 saranno assolutamente molto negative.
 In caso contrario, invece, il mercato dovrebbe fare un bel rimbalzo.
 Ci sarà ancora del movimento!
 Il primo segnale bullish di breve, soprattutto sugli indici europei, l’avremo al superamento 
dei massimi di Venerdì 21/11 (quindi: sopra 4.300 del Dax tedesco, sopra 3.050 per il Cac 40 
francese, sopra 20.200 del nostro Mib30 e 18.000 del Midex).
 In caso di ripresa verso nord, nella migliore delle ipotesi, gli obiettivi potrebbero essere quelli
indicati nel numero scorso.
 Poche novità sulle valute anche se il cambio Eur/Usd potrebbe iniziare un rimbalzo (finalmente!) 
sopra 1,27. Non siamo poi così lontani.
 Eur/Yen, invece, deve tornare sopra 122.
 L’analisi sul mercato obbligazionario è risultata completamente sbagliata. Capita e, purtroppo,
 non sarà neanche l’ultima volta. I prezzi dei bond si sono impennati a seguito dei continui
 tagli dei tassi ufficiali.
 Adesso devo capire se l’errore è dovuto al cambio di tendenza di lungo (in questo caso
 vorrebbe dire che il trend delle obbligazioni è tornato rialzista e bisogna cambiare strategia 
aspettando le correzioni per comprare) oppure se si è trattato di un impennata imprevedibile.
 Nel secondo caso, al contrario, i prezzi dovrebbero scendere con la stessa velocità con sui
 sono saliti.
 Presto ne sapremo di più: all’interno del sito troverete un articolo a riguardo.
 Tra le azioni italiane Terna, Telecom Italia, Snam Rete Gas, Impregilo, Fast Web
 mi sembrano quelle che, in caso di ripartenza, hanno le minori probabilità di apprezzarsi.
 Le altre, per un motivo o per l’altro, hanno ottime possibilità di fare buoni recuperi a meno
 che l’indice Mib30 non scenda sotto la linea del piave dei 19.000 punti.
 Allora sarebbero cavoli amari per tutti.
 Nel numero scorso avevo individuato diverse azioni su un doppio minimo di lungo periodo.
 Lo correggo visto che i prezzi di qualche azione (
Stm, Prysmian, Pirelli & C, Parmalat,
 Generali, Fiat, Banco Popolare, Atlantia
) hanno rotto al ribasso. Lo aggiorno con il livello
 del doppio minimo: Unipol=1,1€, Unicredit=1,6€, Seat=0,055€, Mediaset=3,7€,
 Luxottica=13€, Italcementi=7,4€, Intesa San Paolo=2,15€, Finmeccanica=8,5€, Espresso=1,1€, 
Bulgari=4,3€, B P Milano=3,75€, Monte Paschi Siena=1,2€.

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