Articolo per Reporter

 In questo momento, e fino a prova contraria, il Petrolio a 100$ per barile sembra 
un’ottima occasione per vendere e per uscire da tutti i titoli annessi & connessi.
 In Francia, per esempio, il colosso dell’energia Electricite de France (Edf) è sceso 
del -10%
 in un colpo solo e il giorno dopo è stato seguito dalla tedesca Rwe (con solo -5%).
 La nostra Saipem è vicina all’importante resistenza di 27,5/28€ mentre Eni potrebbe 
trovare difficoltà a superare 23€.
 Sui grafici dei giganti a stelle e strisce Exxon Mobil e Chevron Texaco (fresca di 
inserimento nel paniere del Dow Jones) si notano dei grandi “tripli massimi” e tutto lascia 
pensare che anche per loro sia iniziata una fase ribassista di peso.
 Morale: il settore dell’energia, probabilmente, ha già dato.
 Nei numeri scorsi ho promozionato il possibile fondo sui bancari.
 Effettivamente i segnali d’inversione aumentano anche se soltanto in America 
(qui da noi si soffre ancora).
 Merrill Linch, lo sapete, è il titolo che mi piace di più e l’area di supporto di 50$ è stata
 testata con successo visto che i prezzi hanno rimbalzato fino a 53$.
 La prima importante area di resistenza la troveremo poco sopra 60$.
 Il tentativo di recupero di Google, per ora, non ha avuto successo: è probabile che cazzeggi
 un po’ nei pressi di 500$.
 Tra i big rimangono scolpiti nella pietra i supporti di Microsoft (attorno a 28$) ed Oracle
 (19$): tecnicamente le probabilità di essere vicini ad un minimo sono decisamente elevate.
 Il biglietto verde rimane sempre in una posizione molto interessante anche se la miccia
 (rialzista) non s’è ancora accesa: aspetto il botto in caso di discesa sotto 1,455.
 L’eventuale break-out sopra 1,49, invece, vuol dire che l’analisi è sbagliata.
 Mentre scrivo leggo dalle agenzie che il ribasso del Banco Popolare della scorsa settimana
 è stato associato a voci (smentite) di possibile aumento di capitale: su questo titolo esiste
 una convertibile (ex Popolare di Lodi) che quota in parità e sarebbe l’ideale se il consiglio 
d’amministrazione fosse costretto a ricapitalizzare l’azienda.
 Non dimenticatela.
 L’obbligazione della Banca Intermobiliare, seppur tra scambi limitati, è rimbalzata fino
 a 93,5: +5% dai minimi di 89 (in poche sedute). Mica male, eh?
 Su Mediolanum, rivista nell’ultimo numero, è scattato il segnale d’acquisto: vediamo se
 riuscirà a raggiungere la prima resistenza nei pressi di 4,5€.
 Unipol è tornata a testare i minimi in area 1,8€: il nuovo segnale d’acquisto scatterà al
 superamento di 1,88.
 I corsi di Fiat sono scivolati fino a testare il triplo minimo poco sopra 13,5€:
 se questo supporto terrà e i prezzi riusciranno a tornare sopra 15,1€  il rimbalzo dovrebbe 
continuare verso 17€ sostenuto da un ipervenduto record su diversi orizzonti temporali.
 In ripresa gli editoriali (mortificati da tempo): su Espresso, però, mi sa che il rischio di un
 falso segnale non sia da sottovalutare.
 Dovendo scegliere punterei sulle azioni della piccola Poligrafici (quella del Carlino, tanto
 per intenderci) che dovrebbe ripartire a razzo al superamento di 0,85€.
 Tra gli assicurativi vedo un segnale d’acquisto su Generali al superamento di 28,8€ e
 sopratutto su Milano (sopra 4,35€) che è stata ingiustamente penalizzata dall’o.p.s. 
con Immobiliare Lombarda (altra società del gruppo Ligresti).
 Il Credem ha “sentito” la resistenza segnalata attorno a 8,8€ ed è scivolato a 8,35€: 
qualche punticino dovrebbe perderlo ancora: se torna a 8€ ci ripenso.
 CredemHolding, la finanziaria che controlla la banca, invece,  approfitta di questi momenti
 negativi per incrementare la partecipazione.
 Granitifiandre è a 7€ e non si muove: non interessa più a nessuno.
 Ottima situazione per intervenire: dovrebbe accelerare al superamento di 7,2€.
 Bisogna muoversi con quantitativi ridotti perché si rischia di far schizzare i prezzi con 
poche centinaia di titoli.
 Panariagroup, invece, mi sa che la rivedremo ben più in basso (attorno a 3€ ??).
 Anche per le azioni di Mariella Burani non mi sembra ancora il momento buono per gli
 acquisti: una discesa verso 15€ potrebbe renderle molto più attraenti rispetto ad oggi!

L’articolo è stato scritto il 25/2 e uscirà sul numero in edicola domani.

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