Articolo per Reporter

Siamo giunti al momento della verità.
Gli indici azionari hanno raggiunto i livelli indicati come resistenze 
(SP500=1.300, Nasdaq=2.400, Mib30=quasi 35.000 ecc).
Adesso sapremo se l’analisi redatta nelle scorse settimane è corretta (da quì si scenderà)
oppure se bisognerà correre ai ripari e rivedere completamente lo scenario.
Il fortissimo rialzo di venerdì 18 Aprile è stato alimentato dalla super trimestrale di Google
che ha stupito anche i più ottimisti avendo contabilizzato utili superiori del 30% rispetto 
all’ultima rilevazione.
Tra parentesi: la partenza in gap up a 535$ mi ha permesso di vendere in profitto (+15%) 
i titoli che avevo suggerito due settimane fà su queste pagine quando quotava ancora 450$.
I conti delle banche, invece, sono stati “meno peggiori” del previsto e anch’esse hanno
beneficiato del momento favorevole.
Le perdite sui mutui rimangono miliardarie ma se la loro emersione viene accolta con un rialzo
dei corsi può significare che il peggio è alle spalle e, probabilmente, il fondo è già stato toccato.
C’è un altro elemento, però, a favore dello scenario iniziale: il mercato obbligazionario è in calo.
Il T-Bond trentennale è calato da 120 fino a 116 mentre il Bund tedesco da 118 a 114
(vedi analisi del 21/4).
I tassi d’interesse sono il carburante che muove i mercati azionari e quando aumentano 
(come adesso) non c’è da gongolare. Anzi.
Per tutti questi motivi direi che nel breve è opportuno ridurre la componente azionaria.
Quando (se) i corsi torneranno ad avvicinarsi ai minimi toccati a metà Marzo (SP500=1.250, 
Nasdaq=2.200, Mib30=31.000) ne riparleremo.
Come ho scritto nel numero scorso: è troppo presto per valutare se si tratterà 
di una correzioncina fisiologica o di qualcosa di più pesante!
Se vogliamo proprio essere ribassisti del tutto, infatti, dobbiamo ricordare che 
ci stiamo avvicinando al mese di Maggio che, statisticamente, è ricordato come un periodo 
ciclico assai sfavorevole per le azioni.
Nessuna novità ne su Dollaro e neanche su Yen: il entrambi i casi l’euro rimane sempre fortissimo.
Nel numero scorso vi ho elencato una serie di blue chip italiane vicine a importanti resistenze:
non è cambiato.
Può darsi che questi livelli, seppur millimetricamente, vengano superati, ma cent più/meno,
mi sembrano corretti.
Si è rivelato corretto gridare ai quattro venti il “vendi sulla notizia” per Mediaset: il Berlusca
non ha fatto in tempo a festeggiare la vittoria alle elezioni che i rubinetti delle vendite si sono
aperti sulla sua capogruppo.
Su Tiscali, invece, ho preso un granchio: i corsi sono arrivati a 2,4€ e non pare abbiano voglia
di fermarsi.
Scatterà l’opa a 3€ e passa? Posso essere dubbioso?
Quando certe operazioni le conosco anch’io in anticipo mi puzza di bruciato.
A queste condizioni, quindi, non compro e, anzi, sarei più orientato a muovermi al ribasso.
Non lo faccio perché non si sa mai che questa operazione straordinaria venga davvero portata
a termine.
Se i corsi dovessero scendere sotto 2,2€, però, le probabilità che si tratti di una “bufala”
aumentano in modo esponenziale!
Tra i pesi massimi del Mib30 mi piace molto Eni come possibile volontario per una vendita
allo scoperto.
Attorno a 23,5/23,75€ c’è una forte resistenza che, difficilmente, verrà superata.
Da quì i corsi potrebbero ingranare la retromarcia.
Il cedimento di 23,5€ sarà un primo timido segnale ribassista mentre la discesa sotto 
22,7€ confermerà la fase bearish di breve. L’idea è che possa ri-testare i minimi attorno a 21€.
Anche Enel troverà una forte muraglia cinese attorno a 7,2€: l’aspetto più in basso.
Parmalat è stata bersagliata dalle vendite dopo che un giudice americano non ha accolto 
completamente le sue richieste di risarcimento contro Citibank: ritengo che attorno a 2,1€,
però, vale la pena mettersi alla ricerca di un possibile segnale d’acquisto.
Da segnalare anche Pirelli & C: attorno a 0,5€ possiamo vedere un grosso doppio minimo. 
Sono ottimista: ritengo che le probabilità siamo a favore di una ripartenza.
Non anticiperei ma vale la pena monitorarlo con grande attenzione.

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2 pensieri su “Articolo per Reporter”

  1. Salve Meglioli, concordo con Lei sullánalisi peró due cose non mi tornano:
    1) i valori del VIX non particolarmente elevati

    http://www.cboe.com/micro/vix/introduction.aspx

    2) la reazione dello SP500 al dato sulle case +0,76%
    Potremmo essere in una fase di consolidamento vicino alle resistenze!
    Dalla prossima settimana mi aspetto una ripresa del Bear Market rally…forse non durerá + di 3 settimane… ma se dovesse andare oltre….
    Se dovesse andare oltre ,lo skianto successivo sarebbe m i c i d i a l e !!!!
    Cordialitá e buon trading

  2. ciao valerio,

    sul VIX non so che rispondere.
    Ammetto la mia ignoranza: so che esiste ma non so cos’è.
    Sono rimasto al vix che inalavo da bambino :—-)))

    Sulla seconda non ho capito se lo skianto sarà micidiale in su o in giù!
    Happy trading anche a te.

    Franco

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