Articolo scritto il 13/12 per Reporter

La scorsa settimana i bancari (finalmente) hanno rimbalzato di gusto!
Unicredit è stato il primo, seguito da tutti gli altri.
Non si tratta certamente di un’inversione di medio lungo periodo, non ancora, ma l’impressione è che siamo su dei livelli
molto interessanti che possono allettare tutti coloro che vogliono iniziare a investire ragionando su un orizzonte temporale
più lungo.
Sabato l’assemblea dei soci del Banco Popolare ha votato a stragrande maggioranza il nuovo aumento di capitale da 2mld
di euro.
Non sarà facile da digerire ma c’è già un consorzio di garanzia che farà da salvagente se le cose non andranno per il verso
giusto.
La mia idea è che gli amministratori dovranno emettere le nuove azioni ad un prezzo piuttosto scontato rispetto ai prezzi
attuali.
Se sarà così le obbligazioni convertibili 2014 potrebbero trarne ulteriore beneficio (sono già tornate a ridosso di 110).
In questo momento, non conoscendo i particolari dell’aumento, non posso essere preciso; posso soltanto sottolineare una
piccola regola: più basso sarà il prezzo d’emissione delle nuove azioni, più alto sarà il diritto d’opzione e, di conseguenza,
la quotazione del bond.
Nel breve periodo è già scattato un segnale d’acquisto sul titolo in esame e mi aspetto una forte accelerazione al superamento
di 3,65€.
Primo obiettivo nei pressi di 4€.
Da tener presente che, per la buona riuscita dell’operazione, il gruppo ha tutto l’interesse a sostenere le quotazioni e, quindi,
non si può escludere un aiuto “disinteressato” da parte di tutti quelli che gravitano intorno ad essa.
Intesa S. Paolo ha rimbalzato millimetricamente a ridosso del forte supporto nei pressi di 2€:

nel breve potrebbe continuare il rally ma, nella migliore delle ipotesi, non credo che riuscirà a superare 2,65€.
Telecom Italia rimane sempre sotto 1€: l’aspetto più giù nei pressi di 0,9€. Su quei livelli potremo comprarla con un rapporto
tra rischio e opportunità decisamente favorevole.
Come previsto si sono risvegliati i due colossi del settore cementifero: Buzzi e Italcementi.
Sembra proprio che il ribasso sia finito. Inizierei a comprarle inserendole in portafoglio con l’intenzione di rivenderle ad un
prezzo molto più alto (ma ci vorrà un po’ di pazienza, però!).
Ricordo che il segnale d’inversione vero e proprio scatterà sopra 7€ (per Italcementi) e sopra 9€ (per Buzzi).
Ho semplicemente preferito anticipare l’ingresso.
La concorrente Cementir (gruppo Caltagirone) si trova in una situazione tecnica simile ma preferisco le altre due.
Tra le altre blue chip da ricordare l’entrata di Enel Green Power all’interno del paniere del nostro Ftse/Mib 40.
Fare attenzione a 1,62€: se le quotazioni riusciranno a superare questo ostacolo potrebbero muoversi al rialzo con forza.
La controllante Enel, invece, non è ne carne e ne pesce.
Valuterei un possibile acquisto se tornasse nei pressi di 3,5€. Non ora, è ancora troppo presto.
Da notare, però, come alcuni concorrenti europei (vedi la tedesca Rwe e la francese Edf) si trovano in condizioni ideali per
un acquisto.
Se salgono loro, non credo che la nostra rimarrà al palo.
Fiat ha toccato i 15€ e sembra inarrestabile. Fra poche settimane ci sarà la scissione fra l’azienda che produce auto e quella
con tutto il resto del business.
Mi viene il terribile sospetto che sia già tutto scontato e all’inizio del 2011 si possa concretizzare il famoso detto del “vendi
sulla notizia”.
Generali è tornata a metà strada tra 13,5/14€ (supporto) e 16€ (resistenza): è meglio aspettare che torni nei pressi di uno di questi due livelli per intraprendere iniziative operative.
Lottomatica ha toccato il nuovo minimo storico di 9€: se non recupera subito sopra 10€ la vedo grigia ma, dovesse farcela, potremmo interpretare quest’ultimo scivolone come un falso break-out con implicazioni assolutamente bullish.
Sarei compratore, quindi, ma soltanto sopra 10€.
Mediaset mi sembra molto a buon mercato: se le quotazioni non scenderanno sotto 4,3€ e poi riusciranno a superare 4,6€ scatterà un nuovo segnale rialzista degno di nota.
Nello stesso gruppo raccomando il segnale d’acquisto di medio periodo già scattato su Mondadori: secondo me la vedremo molto più in alto.
Non volendo fare come il povero Muzio Scevola che si bruciò le manine, però, preferisco posizionare uno stop loss in caso
di discesa sotto 2,5. Non si sa mai.

http://www.meglioli.biz

They were called
power inverter Dragon Ball Z Kai Season 1 Part 2

a randomly inserted scene of female masturbation
woolrich outletJC Penney Launches YouTube Design Contest
woolrich parka

1 commento su “Articolo scritto il 13/12 per Reporter”

  1. Il nostro mercato più debole rispetto agli altri. 2 scenari possibili. Un primo che prevede un ritorno sui massimi entro febbraio-marzo e poi un ribasso fino a giugno 2011. Un secondo che purtroppo mi preoccupa e vedrebbe un ribasso consistente direttamente fino a giugno 2011 con un target teorico sui 14.000 punti. vedremo. La tenuta di 20.000 sarà uno spartiacque per vedere quale dei due scenari il mercato andrà. Buon Natale a tutti ANGELO

I commenti sono chiusi.