Il Nasdaq ha superato il traguardo di 1.600 mentre tante azioni hanno “stracciato” il livello
di Sell High che avevo segnalato (Unicredit, Fiat, Luxottica, Italcementi per esempio).
A questo punto devo capire se ho sbagliato l’analisi (non ci sarebbe niente di male, credo,
bisognerà solo prenderne atto e cambiare strategia) oppure, visto che non è possibile “azzeccare”
gli obiettivi al millesimo, se si tratta della solita tolleranza che dobbiamo applicare.
Gli altri indici, per essere precisi, non hanno ancora raggiunto le resistenze segnalate nei numeri
scorsi (SP500=875, Dax=4.650, Ftse=4.300, Cac40=3.150, Mib30=19.500) e, quindi, spazio
per salire ci sarebbe ancora (anche se continuo a sentire puzza di bruciato!).
Peter Linch, il leggendario gestore del fondo Magellan, diceva che a volte ci vuole così tanto
tempo perché il mercato ti dia ragione che si ritiene d’aver sbagliato il compito.
A volte, poi, sulle azioni capitano delle situazioni assolutamente inspiegabili.
La scorsa settimana, per esempio, l’investitore della domenica poteva comprare Seat sul mercato
ad oltre 1€.
Nello stesso momento, però, comprando il diritto d’opzione e sottoscrivendo il nuovo aumento
di capitale, gli stessi identici titoli si potevano acquistare a meno di 0,2€!
Ovviamente sarà questo il valore al quale tenderà Seat (tenete presente che il nuovo capitale
sociale è composto per il 97,7% da azioni emesse a 0,106€) ma in questo lasso di tempo sono rimaste
in piedi due quotazioni assai differenti!
Come mai ? E’ un mistero della fede.
All’inizio di Dicembre dello scorso anno una situazione simile aveva coinvolto Eurofly.
La società lanciò un pesantissimo aumento di capitale emettendo nuove azioni a 0,1€.
Contro ogni logica le quotazioni iniziarono a salire in linea retta.
In sole sette sedute raggiunsero il massimo di 0,69€; le successive nove giornate, invece,
le riportarono addirittura sotto il prezzo di collocamento (il 9/3/2009 hanno toccato il nuovo
minimo storico=0,0525€ ma questo è un altro discorso ancora)!
Questo per dire che non mi stupisco più di niente.
Sulle azioni italiane lo scoglio=9€ su Tenaris della scorsa settimana sembra ancora valido
come opportunità di vendita mentre Ansaldo Sts è scesa fino a 10,53€ (dove l’aspettavo).
Adesso mi auguro non parta subito ma possa consolidare un po’ su questi livelli.
Il Banco Popolare ha corretto fino a 3,83€ ma poi ha recuperato subito.
Fino a pochi giorni fa queste azioni erano scartate come la peste ora tutti le vogliono.
Ritengo che se qualcuno esce ora dopo essere entrato (sopra 2,7€) quando è stato suggerito
non faccia un cattivo affare.
Poi che vadano dove vogliono.
Leggo sui giornali i rumours di un possibile aumento di capitale: ricordatevi che è quotato
un prestito convertibile scadenza 2010 e potrebbe rivelarsi una grossa sorpresa positiva.
Fiat, al momento, rimane il titolo su cui ho “toppato” alla grande visto che è arrivata fino
a 7,42€.
Ancora non riesco a capire se è iniziato un nuovo trend rialzista di medio oppure se questa
accelerazione è stata solo un incidente di percorso.
Se i corsi scenderanno sotto 6,5€ (prima) e 6€ (poi) ritengo che la seconda ipotesi tornerà
ad avere un senso.
Le Generali non sono riuscite a superare 13,5€: se le quotazioni scenderanno sotto 12,5€
riprenderà la fase ribassista e, probabilmente, andremo a ritestare gli ultimi minimi attorno
a 10€.
Vi ri-segnalo i Sell High su: Cir (0,9€), Davide Campari (5€), Impregilo (2,3€), Saipem
(14€): vedremo insieme se avranno successo oppure no.
Sulle valute non ho idee diverse rispetto alla scorsa settimana.
Su Eur/Yen continuo a rimanere dalla parte sbagliata del trade (e non è gradevole).
Il livello “chiave” del Bund rimane 121,5: se i corsi scenderanno sotto si aprirà la nuova fase
bearish di medio periodo.
Questo scenario mi sembra molto attendibile ma, probabilmente, non è ancora il momento
buono: più probabile un nuovo re-test di 124 prima dell’eventuale movimento down.
L’analisi sul Petrolio della scorsa settimana rimane valida: quando (se) le quotazioni supereranno
i 55$ scatterà la nuova fase bullish di medio (a mio parere, però, sarebbe tutto più chiaro se prendesse
un’ultima rincorsa partendo da più in basso!).
La gamba ribassista sull’Oro sembra agli sgoccioli: segnale rialzista sopra 900$ x oncia.
Al momento, però, l’impostazione di lungo rimane assolutamente ribassista e, quindi, l’eventuale
ritracciamento verso l’alto sarà un’altra opportunità per vendere ad un prezzo migliore dell’attuale.
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