Articolo scritto il 14/9 per Reporter

 Il Petrolio è sceso addirittura sotto 100$. In tempi non sospetti sostenevo che l’oro nero
 non poteva che arretrare.
 Devo ammettere, però, che questo ribasso mi ha sorpreso per la sua rilevanza percentuale
 e per il tempo impiegato (in meno di due mesi ha perso qualcosa come 50 dollarucci!).
 Anche per le materie prime vale la stessa regola delle azioni: si sale per le scale e si scende
 con l’ascensore!
 A questo punto, però, le probabilità di una ripresa aumentano sempre più.
 Il settore petrolifero (le varie Saipem, Eni, Tenaris) ha perso oltre il ragionevole e un
 rimbalzo può partire da un momento all’altro.
 Se siete già entrati si può sfruttare quest’opportunità per mediare ulteriormente.
 L’idea è che il Brent possa rimbalzare tra 110/120$ e le azioni recuperino almeno un 5/10%
 rispetto ai minimi del 10 Settembre.
 Anche l’Oro ha continuato nella sua discesa ed è arrivato a 736$.
 Ormai non ci sono più dubbi: siamo in un trend ribassista di lungo.
 Eventuali rimbalzi, in concomitanza con importanti resistenze e situazioni di ipercomprato
 tecnico, potranno essere sfruttati per vendere allo scoperto il relativo future.
 Il Bund tedesco è sceso sotto 114:  si sta concretizzando l’analisi redatta nei numeri scorsi.
 Siamo su un top di breve e rivedremo i corsi più in basso (probabilmente attorno a 111).
 La settimana scorsa è stata caratterizzata dalla nazionalizzazione dei giganti del credito Fannie
 Mae e Freddie Mac.
 Questa operazione straordinaria ha risollevato le borse ma ha praticamente azzerato il valore
 delle loro azioni.
 Il peggio, però, non sembra ancora alle spalle visto che altri colossi (vedi
Lehman, American
 Intl Group, Merrill Linch
) sono stati letteralmente sbriciolati.
 Si attendono novità nel fine settimana: probabilmente la Fed sta cercando dei volontari per
 rilevare quel poco che rimane dei vecchi concorrenti.
 Non sembra ci sia una lunga fila nell’ufficio di Bernanke.
 Possiamo metterci le mani nei capelli?
 Non saprei; so solo che spesso quello che sembra un disastro può diventare una grossa opportunità.
 Quando saltò Bear Stearns, per esempio, sembrava che il mondo sarebbe crollato da un
 momento all’altro.
 Da lì, invece, partì un vigoroso ed inaspettato rimbalzo che riportò l’SP500 oltre 1.400.
 Gli indici, poi, si trovano vicino ad importanti supporti e un rimbalzo verso i massimi relativi
 toccati a Ferragosto mi sembra uno scenario con buone probabilità di successo.
 Tra le singole azioni vi ricordo Tiscali, segnalata dell’ultimo numero.
 I suoi corsi stanno rompendo l’importante resistenza=1,55€: mi aspetto un rally in un arco
 di tempo piuttosto ristretto.
 Il fatto che quel volpone di De Benedetti (tramite la società Management & Capitali) abbia
 deciso di convertire il prestito obbligazionario in azioni mi fa pensare che ci sia qualcosa
 che cova sotto la cenere.
 Tra i big, invece, noto il Testa e Spalle ribassista che si sta formando su Stm:
 la discesa sotto la linea del collo=8,1€ completerà questa figura e i corsi dovrebbero
 scendere.
 Generali continua a muoversi in uno stretto trading range: sopra 23€ dovrebbe riprovare
 a strappare verso l’alto.
 Anche la concorrente Fondiaria Sai sembra ormai vicina ad un punto di svolta dopo
 essersi dimezzata rispetto al massimo storico di 40€.
 Il segnale d’acquisto scatterà sopra 20€.
 Eni, come già accennato, tenta il recupero.
 La prima importante resistenza sul suo cammino è attorno a 22,5€.
 Telecom Italia si è risollevata fino a 1,135€: per ripartire con forza, però, deve superare
 1,17€.
 Il livello equivalente per le azioni di risparmio è 0,89€.
 Tra i titoli di secondo piano, oltre a Kme Group sopra 0,81, c’è  la piccola Anima Sgr.
 Il segnale d’acquisto scatterà se i prezzi torneranno sopra 1,23.
 C’è un triplo minimo=1,13 sulla minuscola Toscana Finanza:  tecnicamente ritorna
 bullish sopra 1,2€.
 Socotherm, segnalata nei numeri scorsi, non ha superato nettamente i 4€ ed è tornata
 vicino ai minimi.
 Per adesso la lascio a quelli più bravi e aspetto che si ricomponga un nuovo pattern
 rialzista.

woolrich jacken