Articolo scritto il 15/11 per Reporter

Le borse non mollano la presa e ritornano a testare i massimi relativi.
Quelle europee (più il Nasdaq) rivedono la resistenza dopo aver rotto al ribasso i minimi del 2 Ottobre; il Dow Jones e l’SP500, invece, mantengono un andamento con minimi e massimi crescenti degno di ogni trend rialzista da manuale.
Perché lo scenario ribassista illustrato nei numeri scorsi non venga spedito al macero è fondamentale che i massimi toccati il 20 Ottobre non vengano superati.
In più è necessario che le quotazioni ritornino a sfondare verso il basso i minimi del 3 Novembre
(Cac 40=3.550, Dax 30=5.300, Dow Jones=9.650, Ftse 100 Londra=5.000, Nasdaq Comp=2.000, Nikkey=9.650, SP500=1.029, Ftse/Mib 40=21.800).
A questo punto non ci rimane che aspettare.
A titolo di cronaca è necessario ricordare che il nostro Ftse/Mib 40, insieme al Nikkey, è l’indice con la peggior Forza Relativa in contrasto con SP500 e Dow Jones (i migliori).
Gli indici americani, però, sono avvantaggiati dal dollaro debole; se la valuta a stelle strisce si apprezzerà è probabile che questo rapporto di forza si ribalterà completamente.
Niente di nuovo sul cambio tra Eur/Usd: rimane valido il livello di 1,465 già segnalato nei numeri scorsi.
Se i prezzi scenderanno lì sotto ritengo che potranno accelerare con forza verso il basso.
L’Eur/Yen, invece, già in posizione bearish, peggiorerà sotto 132 con obiettivo l’area di supporto tra 128/130.
Mentre l’Oro continua indisturbato la sua salita oltre i 1.100$, l’ascesa del Petrolio si è arrestata sul suo doppio massimo nei pressi di 80$.
Se i suoi corsi scenderanno sotto 75$ scatterà un segnale ribassista degno di nota.
Le quotazioni dei future obbligazionari Bund e T-Bond rimangono racchiuse all’interno di stretti trading range e non regalano nessuna idea operativa.
Non si può far altro che aspettare.
Le azioni sono condizionate dalla pubblicazioni delle trimestrali.
Non si concretizzano movimenti percentuali a due cifre come succede in America (a parte il crollo di Maire Tecnimont) ma diversi sbalzi degni di nota si son visti anche quà.
I conti di Unipol, per esempio, non sono stati graditi.
Il 13 Novembre l’azione ha aperto subito male a 0,97€ prima di un leggero recupero nel finale:
è fondamentale che il supporto= 0,95€ possa reggere l’urto delle vendite altrimenti si rischia di scivolare verso 0,86€.
Anche la pubblicazione dei conti di Geox ha acceso i rubinetti delle vendite con la seduta del 10 Novembre che si è chiusa in rosso di quasi dieci punti percentuali.
Se i prezzi dovessero peggiorare verso 4,5€, però, potrebbero crearsi le condizioni per un’ottima opportunità d’acquisto. Gufo (anche se non dovrei).
Pessimi risultati anche per il gruppo Fondiaria Sai che ha azzerato gli utili.
Le conseguenze peggiori, però, le ha subite la controllata Milano Assicurazioni: il suo supporto=2,2€ ha ceduto ed ora non ci sono appigli concreti nelle vicinanze.
Se non si tratta di un falso break-down, le conseguenze dovrebbero essere assai spiacevoli.
Safilo, promozionata diverse volte con successo, ha partorito una montagna di perdite.
I corsi hanno reagito male ed hanno recuperato subito nella stessa giornata (poteva andar peggio!).
E’ fondamentale che rimangano sopra 0,5€; se sarà così cercheremo un nuovo punto d’ingresso nelle prossime sedute.
Conto economico in rosso per diversi milioni anche per la morattiana Saras che scende fino a 2€: ci avviciniamo al minimo storico di 1,84€.
Siamo quindi nei pressi di un livello critico da manuale: o si ripartirà con forza oppure il rischio è di
un patatrac oltre le aspettative. La seconda ipotesi mi sembra quella con le minori probabilità di successo.
La cura dimagrante di Tiscali ha consentito di contabilizzare un ridicolo utile nel terzo trimestre dopo
le super minusvalenze a seguito della cessione delle controllate inglesi comprate a carissimo prezzo e rivendute per un tozzo di pane.
Adesso non ci resta che fare il tifo per Soru che è tornato alla guida della società augurandosi che non
si sia arrugginito alla guida della Sardegna.
Sul titolo in questione c’è una forte area di supporto tra 0,14/0,16€ (più è vicina a 0,1 meglio è!) dove si può valutare un eventuale ingresso a basso rischio.

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