Articolo scritto il 15/12 per Reporter

 

Ci mancava tal Maddok, il Tom Ponzi 2 (la vendetta), che in tanti anni è riuscito a fregare 50mld
di $ (si dice) alle più importanti istituzioni finanziarie del mondo (banche e assicurazioni italiane 
comprese).
Questa è la dimostrazione che nel nostro settore non esistono i “maghi” che hanno la formula 
magica per guadagnare sempre.
Sicuramente, come in tutte le attività, c’è il fuoriclasse (anche Maradona, però, sbagliava i rigori!)
e c’è quello che farebbe meglio a cambiare mestiere.
Il cliente che crede ancora alle favole, purtroppo, se ne accorgerà (fuori tempo massimo) 
dalla diminuzione del conto corrente.
I mesi di Ottobre e Novembre 2008 passeranno alla storia come quelli in cui sui mercati finanziari
è successo di tutto (ricordo delle rassomiglianze solo con il crack dei titoli internet tra il 2000 e il 2001).
A parte la forte discesa delle borse, non ricordo di aver mai visto il future sul T-Bond americano salire 
da 113 fino a 135 (oltre 20 punti) in poco più di un mese.
E non posso dimenticare il tracollo oltre ogni ragionevole previsione delle materie prime, Petrolio
su tutti.
Quando si verificano delle situazioni “estreme” (così come vediamo un’esondazione del Tevere 
ogni morte di papa) risulta molto difficile affrontarle e, spesso, si rimane impantanati con posizioni 
in sofferenza.
La capacità del bravo gestore, però, si evidenzierà quando il sereno spunterà fuori dalle nuvole
e le cose torneranno alla normalità (oscillazioni del 40/50% al giorno su un singolo titolo mi sembrano 
super eccezioni).
Se all’inizio dell’anno avevo suggerito di uscire totalmente dalla borsa quando l’SP500 era sui massimi 
attorno a 1.500, ora posso solo dire che occorre marcare a uomo il mercato azionario.
Non è ancora venuto il momento per comprare a manetta ma certamente potremmo non essere lontani 
da un importante minimo.
Per questo motivo è indispensabile iniziare a seguire il mercato azionario con grande attenzione. 
Lascerei la Gazzetta dello Sport e le imprese di Del Piero & C al secondo posto.
Nei numeri scorsi avevo ipotizzato dei target sugli indici (SP500=1.000, Dax=5.300, Nasdaq=1.750, 
Mib30=24.000, Nikkey=9.500): al momento sembrano ancora raggiungibili
anche se devo sottolineare che il nostro Mib30 sta facendo peggio di tutti gli altri.
Insieme al Midex, infatti, è l’unico indice che è andato sotto i minimi di Novembre.
Gli altri sono rimasti sopra.
Nonostante ciò, se riuscirà a tornare sopra 20.700, dovrebbe rimettersi a correre per cercare
di raggiungere l’obiettivo indicato.
Le strategie d’acquisto suggerite nei numeri scorsi su Credem (sopra 4€), B P Emilia Romagna 
(sopra 10€) e B P Milano (sopra 4,15€) rimangono valide.
Tra i concorrenti bancari mi sembra il momento di riprendere in considerazione Unicredit che
è già stato massacrato abbastanza.
Attorno a 1,55€ s’è formato un triplo minimo e, se i corsi riusciranno a superare 1,75€, scatterà
un forte segnale d’acquisto di medio periodo che potrebbe riportare i corsi verso la prima grande 
resistenza=2,35€.
Intesa San Paolo si trova in una situazione tecnica simile.
Il suo triplo minimo è 2,1€ e deve tornare sopra 2,45€.
Il suo target, invece, è a ridosso di 3,2€.
E’ ovvio che se le quotazioni scenderanno sotto i minimi di Novembre quanto scritto sopra sarà 
da cestinare e rivedremo i corsi ancora più in basso.
Tra le istituzioni di credito voglio sottolineare come il recupero del Monte Paschi Siena potrebbe 
essere agli sgoccioli: non credo che i prezzi riusciranno a superare l’ostacolo=1,6€ al primo tentativo.
Oltre alla resistenza=1,1 su Telecom Italia che difficilmente verrà superata, devo sottolineare che 
anche Eni potrebbe trovare una muraglia cinese nei pressi di 19,5€.
Se volessi comprare dei petroliferi punterei su Saipem o Tenaris: sono stati massacrati percentualmente 
di più e mi sembra abbiano più spazio di recupero.
Durante la scorsa settimana Alleanza ha toccato 6,5€: è salita più di quanto si potesse immaginare. 
Se dovesse riavvicinarsi a quel picco sarebbe un’ottima opportunità per vendere eventuali
posizioni in portafoglio.
Espresso è arrivata a 1,378€ per poi correggere un po’: se tornasse vicino a quel massimo chiuderei 
eventuali trade.
L’ipotesi di un target attorno a 1,46€ mi sembra ormai da scartare.
Buon Natale a tutti.

PS: per Natale Reporter va in vacanza. Il prossimo articolo sarà on line il 5 Gennaio
(solo per gli abbonati). Il giornale cartaceo uscirà in tutte le edicole il 9/1.

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2 pensieri su “Articolo scritto il 15/12 per Reporter”

  1. QUANDO NON SI RIESCE A TROVARE QUALCUNO CHE TI AFFIDA UN
    NUOVO GRUZZOLO CHE SERVE A PAGARE GLI INTERESSI AI PRECEDENTI FINANZIATORI IL BANCO SALTA.
    ANCHE IL SIG. CRAXI NE FU VITTIMA.
    SI DEVE DIRE COMUNQUE CHE QUESTI SIGNORI SONO VERAMENTE BRAVI.
    RINGRAZIO E RICAMBIO GLI AUGURI DI BUON NATALE.

  2. Claudio,

    mi permetto di dire che ‘sto Maddok è stato un genio.
    Certo che, sorry per lui, finirà i suoi anni in prigione (non come in Italia).
    Non so se è valsa la pena.
    Franco

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