Articolo scritto il 17/12 per Reporter

Le borse azionarie si sono avvicinate alle resistenze segnalate; non sono riuscite a superarle
ed è iniziata la fase correttiva (per adesso l’analisi si sta rivelando corretta).
Rispetto a prima, però, sto iniziando a cambiare opinione sullo scenario di medio lungo.
Fino a ieri, infatti, davo per scontato che questo ritracciamento avrebbe accompagnato
l’inizio di una fase ribassista molto accentuata.
Probabilmente mi sono sbagliato.
Se i minimi toccati a fine Novembre non verranno superati al ribasso le probabilità che
il mercato riparta con forza sono decisamente più elevate rispetto a qualche giorno fà.
Fino alla prossima primavera il periodo ciclico è favorevole e, in più, l’aggiornamento
al 11/12 del Commitment of Trader a stelle e strisce ci dice che i grandi commerciali,
che operano in conto proprio, hanno ancora una posizione long record sui future
dello SP500.
Ed è, ovviamente, un’indicazione estremamente bullish.
Se questa nuova interpretazione si rivelerà corretta, alla fine di questo ritracciamento
si creerà una nuova opportunità d’acquisto di particolare valenza tecnica.
Il mercato migliore su cui investire rimarrà il Nasdaq  con i suoi mega high tech.
Cisco su tutti.
Qui da noi è scattato un segnale rialzista su Mediaset.
Non credo ci farà diventare ricchi visto che l’obiettivo, nella migliore delle ipotesi, sarà
attorno a 7,5€ ma questo è quanto passa il convento e non si può essere tanto schizzinosi.
Altrimenti, come scritto in precedenza, si liquida tutto il portafoglio, ci comprano dei  Bot
e si aspettano tempi migliori.
Venerdì scorso Alitalia ha toccato un nuovo minimo storico a 0,621€ dopo un violento
crack a seguito della pubblicazioni dei prezzi offerti da Air France (0,35 euro) e AirOne
(1 misero cent di euro e cioè niente!).
Ha recuperato nel finale ma la ferita che si è aperta è profonda.
Abbiamo già visto in passato che quando un titolo scende sotto livelli così cruciali
le quotazioni subiscono poi una tosatura proverbiale.
In pratica: se tutto va bene non si fallisce altrimenti si fà la fine delle varie Finmatica, 
Cirio, Parmalat e chi se ne ricorda altre le aggiunga.
E’ ovvio che nessuno di noi conosce la reale situazione del gruppo ma sicuramente
è peggiore di quanto ci viene riportata dai media.
Tanto per cominciare le perdite hanno già superato un terzo del capitale sociale
e quest’ultimo dovrà essere abbattuto in proporzione.
Da quando si sa questa notizia sono passati più di sei mesi e in questo periodo le perdite
avranno divorato altra polpa.
Difficile che l’azienda abbia contabilizzato degli utili: sarebbe più facile per un cammello
entrare nella cruna dell’ago!
Per parlare di scampato pericolo i corsi dovrebbero tornare sopra 0,9€ con volumi
scambiati enormi.
Sembra un’ipotesi da fantafinanza.
In questo momento lascerei Alitalia al suo destino; se ci saranno segnali diversi
ne riparleremo dopo la befana.
Fiat mi sta facendo penare più del previsto.
Sembrava fuori pericolo dopo il rally fino a 18,6€ e, invece, è tornata in zona pericolo
(l’eventuale discesa sotto 17 può diventare molto negativa).
Al momento ritengo ci siano ancora le condizioni per una ripresa di breve che potrebbe 
concretizzarsi quando i prezzi torneranno sopra 18€.
Obiettivo sempre tra 20/21€.
Telecom Italia, come anticipato, non è riuscita a sbriciolare la resistenza di 2,22€
ed è tornata sotto.
Se scenderà attorno a 2,05/2,1€ potrebbe essere l’occasione che si aspettava per provare
una nuova entrata a basso rischio.
Idem per Pirelli & C che, lentamente, sta tornando a testare l’importante area di supporto
tra 0,75/0,77€.
Val la pena marcarla a uomo.
Il cambio tra Eur/Usd, finalmente, è sceso fino a 1,44 anche se l’ultimo guizzo a 1,47
mi avrebbe invogliato a “stoppare la posizione”.
Il target di questa correzione rimane attorno a 1,43; da quì mi aspetto una nuova reazione
verso l’alto.
La strategia non cambia sull’Eur/Zar (Rand): obiettivo del ribasso=9,4 ed eventuale stop
a 10.
L’Eur/Yen si è riportato in area di vendita: tornerei short sotto 163 (il precedente trade
è stato chiuso in profit a 161).
Il ribasso del Bund si potrebbe arrestare attorno a 112/112,5: non siamo lontani.
Potrebbe rivelarsi l’occasione per fare un veloce mordi e fuggi su qualche Btp trentennale
a prezzi da saldo.

Buon Natale a tutti.

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