Articolo scritto il 19/10 per Reporter

Gli indici combattono a contatto con i massimi relativi di periodo.
E’ un gran tira e molla: prima li superano, poi rientrano nei ranghi, poi tornano a ripartire.
Sembra che niente li possa far scendere.
George Seaman, però, sosteneva che i mercati sono deboli quando sembrano forti e sono forti quando sono alla frutta. Avrà ragione?
L’idea non sembra per niente peregrina. I minimi segnalati nel numero scorso rimangono validi: una loro eventuale rottura verso il basso ci dirà che sta per iniziare una fase correttiva.
Le prime trimestrali americane non ci stanno aiutando più di tanto: gli utili sono quasi tutti superiori alle aspettative ma non si trova riscontro in un rialzo dei prezzi: evidentemente tutti i miglioramenti sono già scontati nel forte rialzo degli ultimi mesi.
Se fosse veramente così vuol dire che siamo a pochi metri dal traguardo.
Il sistema finanziario sembra in forma smagliante: le principali banche contabilizzano utili di miliardi
di $ e riprendono a pagare bonus milionari ai loro manager come se niente fosse successo.
Il mix tra azzeramento dei tassi e stampa di nuova moneta ha fatto il miracolo.
Il problema è che potrebbe essere un palliativo solo temporaneo: gli asset tossici sono nascosti in qualche bilancio e, prima o poi, torneranno fuori.
Su Oro, obbligazioni e valute non ci sono grosse novità. Rimane valido quanto scritto una settimana fà. Solo lo Yen si è indebolito più di quanto mi sarei aspettato: se il cambio Eur/Yen tornerà attorno a 136/137, però, potrebbe essere una nuova opportunità per ricomprarlo meglio.
Il Petrolio si è ripreso in fretta dal minimo del 25 Settembre che, a posteriori, si è rivelato un falso break-down ed è tornato sulla resistenzona attorno a 76/77$.
Si tratta di un punto chiave perché potrebbe trattarsi della conclusione del rimbalzo partito da 37,5$
(in questo caso inizierà una nuova fase ribassista che riporterà i prezzi ben più in basso) oppure dell’inizio di una nuova fase bullish di medio periodo.
Io sono orientato verso il primo scenario ma non ci scommetterei neanche un cent!
Non ci rimane che aspettare: il primo segnale che può sostenere l’ipotesi ribassista sarà una discesa sotto 73$.
Sulle azioni: la scorsa settimana c’è stato il forte rally di Stm a seguito dei buoni risultati della concorrente Intel.
Il movimento, però, è durato lo spazio di un mattimo: dal massimo di 7,03€ è solo scesa fino a 6,5€.
Evidentemente la resistenza attorno a 6,8€ è più ostica del previsto e non sarà facile da superare al primo tentativo.
Eni, beneficiando del rialzo dell’oro nero, è tornata a 18,4€: a me sembra un’opportunità per liquidare eventuali posizioni.
I cementieri, Buzzi ed Italcementi, sono tornati a contatto con i loro massimi relativi: se riusciranno
a superarli vuol dire che la tendenza ribassista di lungo è finita.
Il Banco Popolare ha formato un top di breve poco sopra 7€: un’altro giro verso 6,2€ potrebbe farlo!
Farei attenzione ad Ansaldo Sts che, insieme a Diasorin, finora è risultato il titolo con miglior forza relativa.
Se scenderà sotto 13€ potrebbe perdere lo scettro.
Pirelli Real Estate è stata risospinta verso il basso dalla resistenza=0,7€: il primo tentativo di mollare gli ormeggi è fallito. Meglio. In questo modo c’è la possibilità di ricomprarla a meno.
Il supporto dove valutare nuovi acquisti è nei pressi di 0,64€.
La controllante Pirelli & C, invece, ha spiccato il volo fino a 0,44€: per provare a comprarla bisognerà aspettare una bella scrollatina.
Rimane sempre impossibile da commentare l’andamento dell’aumento di capitale Tiscali: non cambio idea e mi aspetto una decisa involuzione delle azioni verso 0,2€ (almeno).
La piccola Safilo, invece, rimane ingabbiata nel trading range fra 0,59€ e 0,62€: per ripartire deve superare la resistenza superiore.
Da monitorare con attenzione la minuscola Ceramiche Ricchetti: i corsi hanno formato un doppio minimo attorno a 0,61€ e ora cercano di ripartire.
Il superamento di 0,69€ potrebbe accendere la miccia e dare il via ad un rally con un potenziale
di rialzo a due cifre.

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1 commento su “Articolo scritto il 19/10 per Reporter”

  1. concordo pienamente sul possibile scenario ribassiste del petrolio, uleriore conferma arriva dalla resistenza del EUR/USD posta a 1,50 che pare non abbia voglia di essere rotta.
    In questo caso un rafforzamento del dollaro che vorrei subito seguire con un cw potrebbe innescare la caduta dei prezzi del greggio,
    buon trading

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