Articolo scritto il 20/7 per Reporter

La partenza della fase ribassista è rimandata.
La trimestrale del colosso americano Intel, infatti, è stata interpretata in maniera molto positiva dai mercati ed ha dato l’impulso ad un nuovo rally da +7/8% che ha riportato i corsi vicino ai massimi relativi dell’inizio di Luglio.
La figura bearish di Testa e Spalle analizzata negli ultimi numeri è stata negata.
Al momento, però, non mi sembra che questo rimbalzo abbia invalidato lo scenario bearish previsto; per il momento ha solo rotto (molto) le uova nel paniere.
Solo se gli indici dovessero riuscire a superare i massimi di metà Giugno (SP500 > 950, Ftse/Mib > 20.700, Dax > 5.200, Cac > 3.400) dovremo prendere in seria considerazione l’ipotesi contraria che finora ho sempre scartato.
Niente di nuovo sulle valute: sono in attesa di entrare al ribasso sotto 1,39 sul cambio Eur/Usd.
Adesso le quotazioni si muovono in uno strettissimo trading range senza dar luogo a movimenti di sorta.
Il Bund sembra aver trovato un top nei pressi di 122.
Se tornerà verso 118 ne riparleremo tenendolo in considerazione per un eventuale buy.
Il suo concorrente americano T-Bond, invece, ha sempre una grande area di supporto attorno a 112/113.
Mi sembra ancora troppo presto per cantare vittoria e annunciare la fine del ribasso.
Nessuna novità neanche sulle materie prime: recuperano un po’ sia l’Oro che il Petrolio ma la tendenza di fondo non cambia.
Le azioni hanno recuperato in maniera generalizzata.
La sorpresa più grossa è arrivata da Stm che sembrava ormai kaputt e, invece, ha beneficiato del
rialzo della concorrente americana Intel.
Non credo, però, riuscirà a superare la resistenza=5,5€.
Prysmian ha superato nettamente lo scoglio di 11€: farei attenzione perché il rischio di falso break
-out è molto alto. A questi prezzi lascerei il cerino in mano ad altri.
Forte rialzo di Fiat insieme a tutte le concorrenti europee: da 6,5€ è arrivata fino a 7,79€ avvicinandosi alla muraglia cinese nei pressi di 8€.
Anche questa mi sembra che sia già salita più di quanto era lecito aspettarsi.
Movimento violentissimo sul Banco Popolare che scende fino a 4,4€ per poi recuperare fino a 5,4€ nel giro di sole cinque sedute.
Il trend ribassista non è ancora morto ma è probabile che attorno a 4,8€ si stia formando un fondo
che potrebbe arrestare la fase bearish.
In controtendenza Ansaldo Sts ma era salita quando gli altri scendevano.
Sotto 13€ dovrebbe iniziare la fase correttiva bella e buona: da segnalare che è difficile trovare la disponibilità di azioni in prestito per chi vuole vendere allo scoperto.
Da notare il falso break-down su Autogrill: la discesa fino a 5,3€, a mio parere, era l’inizio di una fase ribassista di medio.
I corsi, invece, hanno recuperato subito quanto perso nelle ultime sedute e sono tornati sopra 6€.
Non credo, però, che la resistenza=6,15€ verrà superata al primo tentativo.
Pirelli Real Estate ha rimbalzato proprio a cavallo di 0,5€: questa soglia diventa molto importante
e decisiva.
Se i corsi dovessero romperla verso il basso sarebbe un segnale molto ma molto negativo.
Potrebbe anticipare la presenza di qualche scheletro nell’armadio.
Si stanno lentamente risvegliando i titoli dell’editoria: con violenti su e giù il Gruppo Editoriale l’Espresso mentre in maniera millimetrica Rcs e Mondadori.
Il grafico più bello in questo settore, però, è quello di Poligrafici.
Non credo che sia scoccata la sua ora ma sta formando una specie di minimo arrotondato che potrebbe darci la possibilità di incamerare ottime plusvalenze in futuro.
Senza fretta, però, queste figure impiegano un sacco di tempo per completarsi.
Il grafico della controllante Monrif è ancora più chiaro del precedente: mettiamola anch’essa tra i titoli più sexy da non perdere d’occhio.

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