Articolo scritto il 21/3 per Reporter

Al cataclisma naturale in Giappone (con relativi problemi nucleari) aggiungiamo una bella guerra alla Libia:
uno scenario oltremodo difficile da dipanare.
I periodi bellici, in genere, sono bullish per i mercati azionari ma non ci metterei la mano sul fuoco.
La tortura dei grafici dei principali indici non mi porta a risultati diversi da quelli già segnalati su queste pagine:
ci muoviamo all’interno di una fase correttiva secondaria che non è ancora finita.
Dopo aver rotto al ribasso i 21.700 punti, è probabile che il nostro Ftse/Mib 40 possa peggiorare verso i 20.000. Non credo possa far peggio.
Anche il Dax 30 tedesco si trova piuttosto vicino ai 6.400 che dovrebbe diventare un livello di ripresa dei corsi.
Morale: nei prossimi giorni si potrebbero ricreare le condizioni per operazioni d’acquisto a basso rischio.
Il mercato nipponico si muove con violenza reagendo alle novità che arrivano dalla centrale nucleare colpita dallo tsunami.
Per valutare eventuali acquisti di medio lungo periodo, magari anche attraverso il metodo dei piani d’accumulo (PAC),
aspetterei la discesa verso gli 8.000.
Quì da noi, invece, sono curioso di vedere le reazioni che avranno le quotazioni di tutte le società (Unicredit, Finmeccanica, Juventus) che sono state “congelate” al leader libico.
Probabilmente non succederà nulla ma non si sa mai.
Unicredit, scendendo sotto 1,78€, potrebbe anche peggiorare verso 1,5€ mentre Finmeccanica si sta appoggiando al mega supporto nei pressi di 8,5€.
La scorsa settimana è esplosa al rialzo Parmalat ed è arrivata fino a 2,73€ (oltre l’obiettivo segnalato): l’analisi tecnica ha dato un ottimo contributo!
Attorno a questi livelli, però, si trova una forte resistenza: se non ci sarà uno scontro tra colossi (la Lactalis francese contro la Ferrero di Alba) per il suo controllo (sarebbe festa grande per i piccoli azionisti!) potrebbe essere il momento buono per alleggerire e portare a casa il guadagno.
La settimana scorsa le Telecom non sono riuscite a muoversi controcorrente: è probabile che lo scenario bullish illustrato sia soltanto rimandato. Nel frattempo, però, forse è meglio abbassare le pretese e i relativi prezzi di vendita (tipo 1,15 per le ord e 0,95 per le rnc).
Mediaset è ormai a ridosso del supporto segnalato in precedenza (nei pressi di 4,4€): aspetto per vedere se si forma un pattern d’acquisto o se la situazione è destinata a peggiorare.
Su Luxottica s’è formato un doppio massimo attorno a 23,5€: nuovo segnale ribassista in caso di discesa sotto 21€.
Generali è scesa fino a 14,46€: attorno a 13,5€ c’è un supportone clamoroso.
Inizierei a seguirla con attenzione per intervenire in acquisto.
Il gruppo Ligresti non ha ancora risolto i suoi problemi: è importante che le quotazioni di Fondiaria Sai non scendano sotto 6,5€ altrimenti si rischia un netto peggioramento.
La holding Premafin, infatti, rimane in condizioni “critiche” visto che non si sa ancora chi potrà essere il cavaliere bianco che la salverà sottoscrivendo il nuovo aumento di capitale.
I corsi di Eni rimangono a metà strada tra la resistenza=18,5€ e il supporto=15,5€: aspetto che si dirigano verso uno dei due livelli segnalati. In questo momento il rapporto tra rischio e opportunità non è favorevole.
Diasorin è ormai ad un tiro di schioppo dal forte supporto=29€: è molto probabile che da lì possa ripartire al rialzo.
Il Banco Popolare è tornato a 2,3€, vicino ai minimi dei primi giorni dell’aumento di capitale: è fondamentale che non li rompa al ribasso perché potrebbero essere guai seri.
Timidi segnali di ripresa, invece, al superamento di 2,4€.
Per parlare d’inversione vera e propria di medio periodo, però, bisognerà aspettare il break-out sopra 2,75€.
Il Monte Paschi Siena ha trovato un valido supporto nei pressi di 0,9€: mi aspetto una ripartenza decisa dei corsi al
superamento di 0,96€.
Il ribasso di Ansaldo Sts non sembra ancora finito: un approdo verso 9€ potrebbe essere l’ideale per effettuare acquisti a basso rischio.
A2A sta lentissimamente svoltanto verso l’alto: l’inversione non è certamente dietro l’angolo ma un’eventuale break-out sopra 1,2€ farà scattare un forte segnale rialzista.
Direi di marcarla sapendo che deve ancora maturare.

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2 pensieri su “Articolo scritto il 21/3 per Reporter”

  1. Buongiorno Sig. FRANCO ,
    la seguo con una certa cistanza ed apprezzo la Sua competenza e chiarezza.
    Le vorrei chiedere se ha delle indicazioni sul titolo ENGINEERING.
    Ringrazio anticipatamente della sua risposta.

    grazie

  2. in questo momento ENG non mi sembra ne carne e ne pesce.
    Domani chissà!
    Preferisco giostrare su altre azioni.
    Franco

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