Articolo scritto il 22/11 per Reporter

Mentre il Dax continua ad avanzare (ridendo e scherzando ormai è a quota 7.000!), il nostro Ftse/Mib 40 rimane imprigionato all’interno del trading range tra 21.700 (resistenza) e 20.000 (supporto).
La speranza è che quando la molla sarà davvero carica, i corsi possano schizzare con forza e recuperare il terreno perduto.
Dovessero rompere al ribasso, amen, si cercherà di cogliere l’opportunità attraverso gli ETF short o la vendita allo scoperto
del relativo future.

Cattive notizie arrivano dal mercato dei bond: i prezzi sono ormai in una fase ribassista (sia su Bund che T-Bond) e significa
che il costo del denaro è in aumento.
Nella maggior parte dei casi è una miscela negativa per i mercati azionari.

Sulle valute si è notato l’inizio di una fase ribassista sullo Yen: la novità è stata accolta con piacere dal Nikkey che ha superato 9.750 facendo scattare il segnale rialzista.
La regola  aurea “valuta debole, borsa forte” è sempre valida.

Oro ed Argento, dopo una violenta correzione dai massimi storici, sembrano pronti per ripartire ma il metallo giallo è meno “vivace” rispetto al concorrente.
Sulle azioni c’è Unipol che è proprio sui minimi storici: da quì, sicuramente, si muoverà con forza.
Potrebbe crollare miseramente (ormai abbiamo già toccato con mano centinaia di volte che cosa succede quando un asset finanziario scende in territorio inesplorato) oppure schizzare in alto oltre ogni aspettativa.
Non si può far altro che pazientare qualche altro giorno.
Il re-test dell’area di supporto nei pressi di 1,55€ per Unicredit è ancora lo scenario preferito ma potrebbe venir cancellato
se i corsi torneranno sopra 1,8€.
Occhio anche a Ubi Banca: la tenuta sopra 6,9€ e il break-out sopra 7,3€ faranno scattare un segnale rialzista degno di nota.
Terna ha superato i suoi massimi storici ed è arrivata a 3,4€. Chi la compra ora può proteggersi posizionando uno stop loss
sotto 3,2€.
E’ un titolo che si muove con la velocità di una tartaruga ma potrebbe anche riservare insperate sorprese. Il rapporto tra rischio
e opportunità dell’operazione mi sembra ragionevole.
Telecom Italia è tornata sul supporto=1€: stavolta, però, non scommetterei un centesimo sulla tenuta di questo importante livello. Se verrà rotto al ribasso si tornerà verso 0,9€ in men che non si dica!
Mediolanum sta combattendo contro la resistenza=3,5€ e mi sa che non riuscirà a superarla.
Mi aspetto che riprenda la rincorsa da più in basso (potrebbe essere penalizzata da eventuali aumenti della tassazione in Irlanda dove detiene diverse attività nel settore risparmio gestito).
Il segnale ribassista scatterà sotto 3,3€.
Mediaset, invece, è molto vicina ad un’importante area di supporto: farei attenzione perché a ridosso di 4,5€ si potrebbe
formare un’opportunità d’acquisto.
Lottomatica non è riuscita a superare 12€ ed è crollata nei pressi di 10€ dopo aver presentato una trimestrale in perdita anziché in utile: ci troviamo in una situazione simile a quella di Unipol.
Se mette un piede sotto 10€ sono guai ma, nello stesso tempo, comprarla attorno a questi livelli potrebbe essere un affarone
di quelli che capitano una volta ogni morte di papa.
Non credo che a breve si muoverà con forza ma è uno di quei titoli da monitorare con grande attenzione.
Lo stesso discorso si può fare con Italcementi che è a ridosso dell’importante doppio minimo attorno a 5,7€: mettetela tra i sorvegliati speciali!
Geox è precipitata fino a 3,46€ ed ha fatto polpette del precedente minimo storico.
La situazione non è delle migliori, anzi, ma potrebbe anche rivelarsi un falso break-down.
Anche Fondiaria Sai è più di là che di quà: se non torna velocemente sopra 7€ è più facile ipotizzarla verso livelli ancora più bassi di quelli attuali.
Il settore auto (Fiat ma anche tutti i costruttori mondiali) sta andando a gonfie vele: le vendite sono precipitate mentre le quotazioni hanno recuperato buona parte del terreno perso.
Il governo americano ne ha approfittato per vendere una fetta della rinata General Motors (guadagnandoci pure).
Farei attenzione: quando sui giornali verranno pubblicate notizie positive a livello industriale (maggiori immatricolazioni,
aumento dei profitti, assunzioni ecc) potrebbe essere l’occasione da cogliere per vendere eventuali posizioni in portafoglio
visto che, probabilmente, avranno già scontato questi miglioramenti.

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