Articolo scritto il 23/2 per Reporter

 Gli indici, purtroppo, sono scesi sotto i minimi di metà Gennaio.
 L’SP500, poi, dopo aver abbandonato quota 800, si sta avvicinando 
pericolosamente all’ultimo appiglio (attorno a 741).
 Se dovesse sprofondare anche lì sotto non ci sarà paracadute che tenga!
 Mi chiedo, però: quale altra notizia catastrofica deve venir fuori per 
provocare un’altra scossa sismica simile alle precedenti?
 Si parla di possibile nazionalizzazione di Citigroup.
 Fino a poco tempo fà era la prima banca al mondo e capitalizzava oltre 
200miliardi di $.
 Ora il suo valore si è frantumato e non supera i 20mdl con la quotazione 
di ogni titolo poco superiore a 2$.
 Mettiamo anche che le azioni vengano azzerate e succeda lo stesso per 
l’altro ex colosso e cioè Bank of America.
 A me viene il sospetto che, comunque, il peggio potrebbe essere già scontato.
 Martin Pring sostiene che quando viene annunciato il fallimento di una banca 
è il momento buono per comprare proprio perché da lì si può solo far meglio.
 E’ successo lo stesso con Bear Stearns: nel week end venne annunciata la 
vendita a JP Morgan
 a prezzi stracciati e la notizia sembrava un macigno da digerire perché nessuno 
avrebbe mai
 pensato ad una soluzione così traumatica.
 Il mercato accusò il colpo inizialmente ma da lì iniziò un forte rimbalzo.
 Morale: adesso può veramente succedere di tutto ma non scarterei neanche 
l’ipotesi bullish.
 Anzi, la darei al 50% di probabilità: se il mercato girerà al rialzo lo farà il maniera 
talmente violenta che non sarà facile neanche salire in groppa.
 Prendo a prestito quanto scrive Larry Williams:
"sembrava quasi impossibile 
che i prezzi potessero salire! Naturalmente questa era l’unica cosa che potevano 
fare”
.
 Sulle valute dovrei fare il copia & incolla di quanto ho scritto nei numeri scorsi.
 Nessuna novità.
 A livello sportivo (visto che credo siano in pochi a fare trading sul forex) direi che sarebbe interessante 
vendere il cross tra Usd/Yen a 94: ritengo che lo potremo ricomprare a meno.
 Nei prossimi giorni vedremo se questo trade virtuale avrà successo.
 Se sarà così il merito è da assegnare all’indicatore Sell High che si sta guadagando la pagnotta
 sul campo di battaglia.
 Il Petrolio non da segni di vita e proprio per questo rimane interessante.
 Sembra proprio all’interno di un percorso di accumulazione dopo il lungo ribasso: è una delle materie prime 
più interessanti.
 Quì il rapporto tra rischio e opportunità rimane a livelli molto favorevoli visto che la volatilità
 dei corsi è diminuita parecchio rispetto a qualche mese fa.
 L’Oro, invece, è salito a 1.000$. A questo punto: o siamo nei pressi di un doppio massimo
 di lungo (e allora i prezzi sono destinati a prendere una bella batosta) oppure, se le quotazioni riusciranno 
a superare il massimo storico di 1.032$, è molto probabile che possano accelerare
 con forza in territorio inesplorato e con connotati da massimo esplosivo!
 In quest’ultimo caso, però, possiamo già anticipare che sarà un rialzo oltre le aspettative ma
 di breve durata.
 Le azioni (bancari in particolari) hanno preso un’altra bella batosta.
 Uscire da Banco Popolare e Unicredit, seppur in perdita, è stato corretto visto quello che è successo dopo.
 Nel week end leggo sui giornali che Profumo continua a sostenere che la banca che amministra
 avrà utili per 4miliardi di euro.
 Se sarà vero c’è il rischio concreto che siamo vicini ad un’occasione d’acquisto di portata storica, 
di quelle che capitano solo poche volte nella vita.
 Ed è per questo che dico: muoviamoci con i piedi di piombo ma bisogna continuare a seguire 
il mercato azionario. Le occasioni si trovano sul fondo non quando i prezzi sono alle stelle 
e gli articoli dei giornali sparano ogni giorno notizie euforiche!
 L’esempio del Petrolio a 145$ è quello più vicino a noi ma è uno dei tanti.
 Le mitiche Generali sono riuscite a scendere fino a 13€: il grafico di lungo ci mostra un grosso supporto 
che potrebbe arrestare la discesa.
 A metà 2002, quando precipitò a questi livelli, iniziò a risalire con la stessa foga con cui era scesa!
 Il triplo minimo=10,6€ di Luxottica della scorsa settimana rimane ancora valido: l’inversione
 bullish scatterà sopra 12€ ma già sopra 11,4€ si potrà tentare l’acquisto.
 Terna e Parmalat, che avevo pronosticato al ribasso, sono stati i migliori (purtroppo).
 Quanto scritto rimane valido: a mio parere li ricompreremo a meno.

but they can escape if they want to
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