Articolo scritto il 23/3 per Reporter

 

Nell’ultima settimana è continuato il rimbalzo dei mercati azionari.
C’è ancora spazio per salire ma, trovandoci in un trend ribassista, 
è molto probabile che la prima importante resistenza non verrà superata.
Mi sono segnato i livelli di: SP500=880, Nasdaq Comp=1.600, Dax30=4.650, 
Ftse 100=4.300, Cac40=3.150, Mib30=19.500, Midex=17.000.
Queste mi sembrano le soglie limite che potranno essere raggiunte nel breve 
ma solo nella stra-migliore delle ipotesi.
Più o meno manca un 10% circa al loro raggiungimento.
Nei numeri scorsi e all’interno del sito vi ho parlato delle tre condizioni che 
formano l’indicatore “Sell High”: diverse azioni si trovano già in questa 
condizione tecnica che anticipa un successivo scrollone.
Per questo motivo sono piuttosto dubbioso sul fatto che rivedremo i livelli indicati 
sopra.
Il Petrolio si è apprezzato lentamente ma è ad un soffio da un’importante resistenza: 
credo che lo rivedremo più in basso prima di un nuovo (eventuale) break-out rialzista.
L’Oro, invece, dopo aver corretto da quota 1.000$ ha trovato un supporto a 900$ 
e da lì prova a ripartire.
In questo momento, però, si trova a metà strada e non so che pesci pigliare.
Aspetto che si crei un’opportunità tecnica migliore.
Sulle valute ho preso lucciole per lanterne.
Mi aspettavo un apprezzamento dello Yen e, invece, è salito l’Euro (soprattutto 
contro Dollaro).
La notizia che la Fed stamperà mille miliardi di dollari (meglio: creerà questa cifra 
enorme sul suo computer!) per provare a risolvere la questione dei titoli tossici ha aperto 
i rubinetti delle vendite
sul biglietto verde.
La regola della domanda e dell’offerta che ci insegnano alle elementari funziona ancora 
(aumenta di punto in bianco la massa monetaria, diminuisce il suo valore contro le altre 
valute!).
Nonostante ciò ritengo che lo Yen salirà e anche il dollaro lo seguirà (non adesso, però, 
lasciamolo sfogare ancora un pò).
Se fosse esatta l’analisi iniziale, la maggior parte delle azioni dovrebbe salire ancora un po’.
Bancari e assicurativi, quelli più massacrati nelle ultime sedute, stanno recuperando in proporzione.
Unicredit, per esempio, è salito da 0,7€ fino a 1,3€ (è quasi raddoppiato in due settimane!).
Attenzione, però: attorno a 1,5€ potrebbe trovare una forte resistenza (si tratta di un’importante 
vecchia area di supporto).
Non condivido la decisione degli amministratori di emettere nuove azioni in luogo del pagamento
del dividendo: sono sempre e soltanto movimenti contabili che assomigliano al gioco delle tre
carte. Ma siamo nel ventesimo secolo, non nel medioevo!
La concorrente Banco Popolare ha un grafico migliore.
Attorno a 2,7€ c’è la linea del piave: se verrà superata (meglio dopo una nuova rincorsa che parte 
da più in basso!) dovrebbe iniziare un deciso rally.
Anche Unipol mi sembra in una situazione tecnica interessante.
Il segnale d’acquisto è scattato sopra 0,65€ e, fino a 1€, non ci sono ostacoli degni di nota.
Venerdì 20 Marzo è stata penalizzata nettamente dopo la notizia che non distribuirà il dividendo:
a mio parere, invece, si tratta di una saggia decisione che permetterà il rafforzamento patrimoniale
in un momento di crisi.
Il grafico di Generali è molto simile: dopo aver toccato un minimo=9,71€, i corsi hanno ripreso
la salita e sopra 11,3€ è scattato un nuovo segnale rialzista.
Ritengo che anche lei possa recuperare qualche punto percentuale.
La scorsa settimana vi ho parlato di Buzzi: tutto confermato, ha rotto al rialzo e adesso l’aspetto
un po’ più sù.
Tra i titoli su cui proverò in tempo reale l’indicatore Sell High c’è Saipem: non dovrebbe
superare 14€ ed, anzi, questa resistenza potrebbe diventare un livello dove vendere allo scoperto.
Anche Fiat si trova in una situazione simile: potrebbe trovare grossa difficoltà a superare lo scoglio 
nei pressi di 4,7€.
Avendole in portafoglio, sarei invogliato a venderle (anche in perdita) con l’intenzione di riprenderle 
ad un prezzo più basso.

I grafici si trovano su:
http://www.meglioli.biz/xreporter.htm

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2 pensieri su “Articolo scritto il 23/3 per Reporter”

  1. Ho letto i tuoi articoli (opposti ai miei) e ti invito a fare di testa tua.
    Io posso solo dire che, a parte un paio di casi, quando si concretizzano le condizioni del SELL HIGH il titolo poi scende.
    Magari ti rompe un pò les balotas, questo sì, ma è un indicatore piuttosto affidabile.
    Poi, ovviamente, anche lui ha toppa !
    (e per questo che io non prenderei in considerazione questa risposta.
    Ciaoooo
    Franco

I commenti sono chiusi.