Articolo scritto il 25/4 per Reporter

Le prime trimestrali americane, eccetto quella di Google, sono state accolte in maniera molto positiva ed hanno riportato
l’SP500 nei pressi di 1.350.
Ci troviamo in una situazione tecnica molto interessante: o l’indice trova la forza per spazzar via la resistenza segnalata
(in questo caso dovrebbe allungare con forza) oppure scenderà sotto 1.300.
In quest’ultimo caso una fase correttiva di un certo spessore avrà alte probabilità di successo.
Morale: dopo un lungo periodo di crescita a passo di lumaca, è possibile che le quotazioni diventino molto più volatili.
Nel frattempo i giornali continuano a spargere terrore: il crack di Atene potrebbe essere peggiore di quello di Lehman.
Può darsi ma io vorrei evidenziare due cose:
1) il fallimento della banca americana è ancora un mistero. Tutti gli altri colossi sono stati salvati, lei no. Come mai?
2) la bancarotta del colosso a stelle e strisce è stata una sorpresa che si è completata in un concitato week end. Che Grecia, Portogallo e Irlanda non possano continuare a pagare interessi a due cifre sul loro debito è la cosa più risaputa del mondo.
Mi viene il terribile sospetto, già espresso in passato, che il peggio sia già scontato.
Non cambio la mia idea sull’indice di Atene: finchè rimane sopra 1.350 è tutto ok.
Solo un’eventuale scivolone sotto quest’ultimo livello potrebbe peggiorare nettamente lo scenario.
Il nostro Ftse/Mib 40 aveva tentato un guizzo sopra 22.000 ma è stato ricacciato subito sotto e adesso è tornato nella terra
di nessuno.

Proverà a ripartire al superamento di 22.500 anche se, almeno nel breve, mi aspetto che i corsi continuino a muoversi
nel trading range in cui sono rimasti ingabbiati.
Il Dax rimane l’indice europeo più forte visto che nel suo paniere contiene soltanto due bancari (contro i 9 del nostro
Ftse/Mib 40 e i 4 del Cac 40).
Nelle ultime settimane, purtroppo, il settore finanziario ha continuato a soffrire: il timore di nuovi aumenti di capitale
si è risvegliato dopo la mega richiesta di 1,2 miliardi della B P Milano, un importo superiore all’attuale capitalizzazione
di borsa.
Nonostante ciò, e fino a prova contraria, rimango dell’id

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ea che saranno queste azioni le sorprese del futuro.
Non le comprerei adesso su debolezza ma le seguirei con grande attenzione perché potrebbero riprendersi prima del
previsto.
Chi, come suggerito, ha puntato sulle convertibili quotate non ha perso e in qualche caso ha visto aumentare, seppur millimetricamente, le quotazioni.
L’incremento più strano è quello delle Banco Popolare 2014 che sono salite sopra 103 mentre l’azione di compendio
è crollata sotto 1,9€. La conclusione, seppur incredibile, è che il mercato stia “nasando” il terzo aumento di capitale dopo
i tre miliardi già incassati nelle precedenti ricapitalizzazioni.
Vorrebbe dire che gli armadi sono ancora pieni di scheletri e il repulisti non c’è ancora stato.
Unicredit non è riuscita a mantenersi sopra 1,7€; da un lato è un segnale negativo dall’altro consente di abbassare il livello d’entrata per un trade di medio periodo.
Mi sono segnato 1,85€: quando (se) le quotazioni supereranno questo livello credo che inizierò a comprare con il famoso
badile.
Ubi Banca è tornata vicino ai minimi storici: o affonda (e allora è meglio lasciarla al suo destino) oppure troverà la forza
per superare 6,4€.
In quest’ultimo caso la ricetta d’acquisto di cui sopra sarà la strategia migliore.
Intesa S. Paolo non deve scendere sotto 2€: il segnale d’entrata sulla forza, invece, scatterà sopra 2,35€.
Il Monte Paschi Siena pare aver trovato il fondo a ridosso di 0,88€: mi aspetto un nuovo strong buy al superamento
di 1€.
Finmeccanica si è riportata a 9€: dovrebbe accelerare verso 10€ anche se, purtroppo, si muove con la velocità di una
tartaruga zoppa.
Fiat, nonostante un costante peggioramento delle vendite, continua a sorprendere. Probabile ripresa del trend rialzista
al superamento di 7€.
Il 20 Aprile uno dei maggiori azionisti di Prysmian ha liquidato la posizione vendendo il pacchetto a 14,95€: si tratta
di un'indicazione molto importante.
Non la sfrutterei per il trading ma il messaggio mi sembra molto chiaro: la società, probabilmente, quota a livelli superiori
rispetto al suo valore reale.

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