Articolo scritto il 2/6 per Reporter

 Nell’ultima settimana di Maggio i mercati obbligazionari hanno preso una randellata degna
 di nota.
 Il T-Bond americano, per esempio, quando ha rotto all’ingiù il supporto=115,5 (segnalato
 diverse volte come ultima linea del piave!) ha accelerato al ribasso fino a sfiorare 113.
 Il nostro Bund, invece, è crollato fino a 111,5 (da quì mi aspetto un rimbalzone ma nulla più).
 Siamo in pieno trend ribassista di lungo e, tra i soliti su e giù, è probabile che rivedremo
 i corsi ancora più in basso.
 Il costo del denaro, checchesenedica, sta aumentando.
 Mi sarei aspettato una decisa virata verso il basso anche delle borse e, invece, hanno 
tenuto egregiamente.
 E’ molto strano: la correlazione tra azioni ed obbligazioni è sempre stata molto forte.
 Salgono e scendono insieme.
 Può darsi che le azioni si accodino a scoppio ritardato. Vedremo.
 Per il momento, quindi, è opportuno rimanere fuori dal reddito fisso e dal risparmio gestito
 nel comparto obbligazionario.
 Finora il suggerimento è stato splendido e si è evitata una bella sofferenza.
 Bisogna sottolineare, però, che negli ultimi mesi anche i tranquillissimi Cct hanno lasciato
 sul campo un punticino.
 E’ aumentato il differenziale con le obbligazioni europee migliori e di questo hanno sofferto
 anche loro.
 Forse un po’ troppo ma questo è quanto.
 Gli indici azionari sono saliti più di quanto mi sarei aspettato ma ritengo che la benzina inizi 
a scarseggiare.
 Lo scenario più probabile rimane quello del ribasso (fino a prova contraria).  
 Per il Nasdaq torna decisivo il livello di 2.430: un’eventuale discesa sotto questo supporto 
dovrebbe dare il via alla fase bearish sponsorizzata da tempo.
 Nessuna novità sul Petrolio che si muove irregolarmente sui massimi.
 Idem sulle valute.
 Tra le blue chip del paniere SP/Mib40 sto seguendo con attenzione Seat Pagine Gialle
 che è tornata sul doppio minimo=0,1€.
 Da qui deve partire un forte movimento direzionale: o affonda sotto i minimi storici 
 (e chi la ripesca più!) oppure riparte con forza visto che in un anno è crollata da 0,5€ (
-80%).
 Ritengo opportuno non operare controtendenza: meglio comprare sulla forza quando scatterà
 un chiaro segnale rialzista sostenuto da volumi in forte aumento.
 Nella stessa situazione s’è Parmalat: è fondamentale che il supporto=1,85€ non venga rotto
 al ribasso (per precisione: è stato toccato un min=1,836€ ma un pò di tolleranza è consentita!).
 Lottomatica, segnalata nel numero scorso, ha rotto al rialzo: attorno a 20€ troviamo il primo 
obiettivo.
 Finmeccanica sta “frenando” il suo ribasso a cavallo di 19€: se questo livello tiene e poi
 riuscirà a superare 19,84€ dovrebbe rimettersi in moto.
 Il primo obiettivo attorno a 21/21,5€.
 La nostra B P Emilia Romagna è tornata a 13€ e si avvicina al supporto=12,2€: farei
 attenzione perché siamo nei pressi di un’importante area d’acquisto.
 Mi aspetto un rimbalzo senza particolare entusiasmo per il Credem.
 Se avremo pazienza lo potremo comprare ad un prezzo migliore.
 La famiglia Maramotti ha confermato che sottoscriverà l’eventuale inoptato del prossimo
 aumento di capitale: è un fattore positivo ma non significa necessariamente che il ribasso
 sia finito.
 Molto interessante il grafico di Arkimedica (gruppo Burani): sopra 1,42€ potrebbe
 ripartire con forza!
 Sono quotate anche delle obbligazioni convertibili ma il loro premio percentuale è troppo
 elevato: le lascerei a qualcun altro.
 Tra le azioni del settore ceramico, ormai orfane del gruppo Marazzi, rimane Panaria
 Group
la migliore.
 Dopo l’exploit fino a 3,86€, i corsi sono tornati nel dimenticatoio attorno a 3,2€.
 Mi sembra un’area d’acquisto molto interessante.
 Gli scambi, purtroppo, sono al lumicino e non c’è scritto da nessuna parte che il titolo
 parta subito a razzo: se non avete pazienza è meglio rivolgere il proprio interesse verso 
qualcos’altro.

woolrich parka

3 pensieri su “Articolo scritto il 2/6 per Reporter”

  1. e’ possibile avere un parere su “sirti”
    ci puo’ stare un minimo arrotondato, si dice così ????
    grazie.

  2. secondo me, no.
    L’andamento di SIRTI è influenzato dall’opa che c’è stata e, probabilmente, da un possibile delisting.
    (devo riconoscere, però, che è un’operazione che non ho seguito bene).
    Franco

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