Articolo scritto il 26/4 per Reporter

Anni fà c’era la convinzione che uno stato non potesse fallire. E allora via con le obbligazioni argentine che ci facevano guadagnare fior d’interessi.
E’ finita male, come tutti sappiamo.
Nel 2008, invece, la maggior parte dei risparmiatori pensava che una banca non sarebbe mai fallita. Impossibile! Abbiamo visto che anche una Lehman può portare i libri in tribunale facendo danni a migliaia di chilometri.
Adesso è il momento della Grecia.
C’è chi sostiene che, essendo nella camicia di forza dell’euro, è più protetta.
Non credo proprio.
E il metodo “contadino” per misurare il rischio su ogni investimento lo dimostra.
Se io incasso l’1% da un Bot sono relativamente tranquillo.
Ma se io investo in titoli di stato della repubblica ellenica che fruttano il 10% forse è meglio che vada
ad accendere un cero in chiesa.
Avrà ragione il buon Tremonti quando sostiene che siamo tutti sul Titanic anche se abbiamo pagato
il biglietto di prima classe?
Può darsi che un’eventuale default della Grecia possa creare un effetto domino soprattutto sui paesi più indebitati (come l’Italia).
In questo momento, però, il differenziale del costo del denaro tra noi e i tedeschi (l’indicatore più attendibile) non ci da motivi di particolare preoccupazione. Le ultime parole famose ?
Nel frattempo alcuni indici azionari europei hanno svoltato verso sud.
I prezzi del nostro Ftse/Mib40, del francese Cac40 e dell’Ftse100 di Londra, infatti, hanno tagliato dall’alto verso il basso la loro media mobile a 25 sedute.
Mi sono segnato i minimi di 6.100 (Dax), 2.450 (Nasdaq Comp) e 1.180 (SP500): quando le quotazioni scenderanno lì sotto scatterà un segnale ribassista anche per gli altri.
Al momento, però, si tratta soltanto di una fase correttiva di breve termine.
Tra i singoli titoli devo notare come il recupero di Unicredit (partito da 1,85€) potrebbe già essere terminato.
La discesa sotto 2,15€, se non verrà recuperata in breve termine, è un segnale ribassista.
La discesa di Tenaris, invece, dovrebbe trovare un valido supporto nei pressi di 15€ e da lì i corsi potrebbero rimbalzare verso 16,5€.
Telecom Italia è sempre in configurazione bullish: vediamo se riuscirà a rimanere sopra 1,1€ che è la linea di demarcazione fra fase bullish (sopra) e bearish (sotto).
Italcementi ha performato peggio della concorrente Buzzi (volata fino a 11,43€) ma potrebbe riprendersi se riuscirà a superare i 9,2€.
Generali è rimasta debole per tutta la settimana: l’aspetto a ridosso dell’area di supporto=16€.
Fiat ha superato nettamente i 10€ a seguito delle notizie (confermate) di scorporo del settore auto.
Da ignorante non riesco ancora a capire i vantaggi di questa operazione: mi sembra un po’ il gioco
delle tre carte. Certamente Marchionne ne sa molto di più e quindi bisogna fidarsi.
Enel rimane sopra 4€ ma si è un po’ indebolita: fondamentale che non scenda sotto quest’ultimo supporto. In caso contrario rischia di scivolare verso 3,7€.
Exploit (inaspettato per me) di Bulgari che supera nettamente anche 6,65€: nei prossimi giorni vedremo se si tratta di un break-out oppure di un falso segnale (che avrebbe implicazioni nettamente ribassiste).
Il Banco Popolare torna a ridosso di 5€; deve rimanere sopra altrimenti rischia di andare a ritestare
i minimi di periodo poco attorno a 4,4€.
Le convertibili quotano sempre sopra 110: non sono proprio pane per i miei denti.
Le aspetto con calma molto più in basso.
Farei attenzione ad Atlantia: una discesa sotto 16,5€ ci confermerà che il trend rialzista è davvero finito.
Segnale ribassista scattato anche su Ansaldo Sts (sotto 15€): non si tratta di un’inversione vera e propria ma ritengo che le potremo ricomprare molto meglio.
Il triplo massimo=10€ su Azimut sta dando i suoi frutti: è stato completato con la discesa sotto 9,3€: ora dovremmo rivederla molto più giù (nei dintorni di 8€).
Unipol cerca di rimanere incollata al supporto=0,8€: se i corsi scenderanno sotto è probabile che possano tornare verso 0,74€.
Forte calo per Stm a seguito del tonfo della concorrente Nokia: la prima importante area di supporto
è nei pressi di 6,85€ e potrebbe rivelarsi un’interessante opportunità d’acquisto.

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