Articolo scritto il 30/3 per Reporter

Gli indici sono ormai a ridosso delle resistenze segnalate nei numeri scorsi.
Mancano pochissimi punti percentuali.
La più importante è quella del Nasdaq attorno a 1.600: ritengo che se i corsi arriveranno fin lì,
più o meno, saremo arrivati al traguardo un po’ dappertutto.
Il rimbalzo dai minimi è stato notevole e violento: Mib30 (+30%), SP500 (+24%), Nasdaq (+20%),
Dax (+18%).
Siccome ci troviamo ancora in una fase ribassista di lungo è molto probabile che rivedremo
i corsi più in basso e questo top sarà un’altra occasione per vendere allo scoperto (per chi può).
Non ci è ancora dato sapere se a metà Marzo abbiamo toccato minimi che non rivedremo più
per lungo tempo: lo sapremo fra un po’, sicuramente fuori tempo utile (come sempre).
C’è da dire che i tassi d’interesse vicino allo zero, il principale concorrente del mercato azionario,
danno un bel contributo a favore dello stesso!
Morale: ritengo che nei prossimi giorni potremo comprare titoli a minor prezzo.
Nonostante ciò, però, è qui che bisogna puntare.
Avete visto Unicredit ?
E’ più che raddoppiato in meno di due settimane! Forse le aziende non sono poi così messe male
come gli organi di informazione ci vogliono far credere!
Il Petrolio è tornato abbondantemente sopra 50$ e vicino ai massimi di inizio 2009; mi pare
un’occasione per venderlo.
Ritengo che, come per le azioni, dovrà prendere una nuova rincorsa prima di tentare l’allungo
definitivo.
L’Oro, invece, rimane sempre in una situazione tecnica di stallo.
E nessun medico ci obbliga a speculare sul metallo giallo.
Il cambio che mi piace di più rimane Eur/Yen: lo venderei visto che ritengo che la moneta giapponese
si apprezzerà!
Ho scritto che non avrebbe superato 129: invece è arrivato fino a 133.
Mentre scrivo, però, è già tornato a 127!
Ritengo che il Sell High, a cui bisogna sempre dare un po’ di tolleranza, alla fine della fiera avrà ragione.
E veniamo alle singole azioni.
Il Banco Popolare ha stupito anche me (avevo scritto che il suo grafico era il migliore, però!).
Nel momento in cui ha rotto al rialzo sopra 2,7€, i prezzi hanno accelerato subito arrivando fino
a 3,83€!
Adesso, però, bisogna fare attenzione: attorno a 4/4,5€ troverà una prima importante resistenza.
Se a ciò aggiungiamo che è quasi raddoppiato dai minimi capiremo perché sarà difficile che possa
migliorare ulteriormente nel breve termine.
Unicredit s’è fermato proprio a 1,5€; può darsi che torni a testare questo scoglio ma si tratterà
di una nuova opportunità per vendere.
Questo titolo, probabilmente, ha lasciato il peggio alle sue spalle ma ritengo che si potrà comprare
a condizioni migliori delle attuali.
Saipem ha rotto al rialzo sopra 14€ ma il break-out è durato solo un giorno; i corsi sono tornati subito
giù e il segnale ribassista s’è rinforzato.
Il prezioso indicatore Sell High pare aver fatto centro anche stavolta.
Obiettivo attorno a 11,5/12€.
Fiat, invece, ha rotto al rialzo ed è arrivata fino a 5,4€ avvicinandosi alla fortissima muraglia
cinese nei pressi di 5,8€.
Se arriverà fin lì scatterà un’opportunità migliore per vendere allo scoperto.
Buzzi Unicem è salita fino a 8,78€: la prima area di resistenza è attorno a 9,5€ ma non credo che riuscirà
ad arrivarci.
Generali tocca 13,71€ a seguito di un rally in linea retta dopo il minimo a 9,71€ (+40%): se fossi entrato
(segnale rialzista scattato sopra 11,3 –vedi numero scorso-) ne approfitterei per monetizzare la plusvalenza.
La mosca bianca nel paniere dell’SP/Mib40 è certamente Ansaldo STS che è riuscita a raggiungere il nuovo
massimo storico=11,93€.
E’ matematicamente il titolo più forte di tutto il listino e, dopo una correzioncina assolutamente salutare
(per chi non l’ha ancora comprata!), potrebbe riprendere con maggior forza di quanto
ci si può aspettare.

La prima importante area di supporto è a cavallo di 10€.

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