Articolo scritto il 5/1 per Reporter

I mercati azionari rimangono in un trend ribassista di lungo e quello che è partito da metà Novembre, 
fino a prova contraria, è solo un semplice rimbalzo.
Prima delle vacanze avevo “calcolato” dei possibili obiettivi sui principali indici di borsa (SP500=1.000, 
Nasdaq=1.750, Dax30=5.350, Cac40=3.700, Nikkey=9.500, Hang Seng=15.500, Mib30=24.000).
Negli ultimi giorni, invece, ho cambiato idea: c’è il rischio che si debba abbassare questi target
di breve.
Il rialzo natalizio, infatti, è avvenuto con pochi volumi e le resistenze raggiunte potrebbero essere
più ostiche del previsto.
Gli obiettivi di Dax e Nikkey sembrano ancora a portata di mano mentre lo scoglio attorno
a 920 per l’SP500 e a 1.600 per il Nasdaq rischia di arrestare il recupero in atto.
L’obiettivo=24.000 del nostro Mib30, invece, pare proprio irraggiungibile.
Non ci sono particolari novità sulle valute.
Confermo che il recupero di Eur/Yen dovrebbe arrestarsi a 128 mentre il cross
Eur/Usd
ha segnato un massimo a 1,47 proprio in corrispondenza del top segnato a fine Settembre.

Se tornerà lì potrebbe essere un’ottima occasione per comprare biglietti verdi.
Venerdì 2 Gennaio è iniziata la fase correttiva sui mercati obbligazionari dopo il mega rialzo
(mai visto prima) dovuto all’azzeramento dei tassi in America.
A questo punto, visto che i trend di lungo sono tornati bullish, bisogna aspettare un momento
di ipervenduto tecnico per provare a rientrare.
La mia preferenza, però, andrà alle obbligazioni societarie che offrono ancora dei rendimenti
a due cifre: i titoli di stato rendono poco o nulla e sotto zero non ci si và!
Il Petrolio è crollato fino a 38$ (-75% dai massimi) e troverà una prima resistenza attorno a 55$.
Se i suoi corsi torneranno vicino agli ultimi minimi mi sembra doveroso mettersi a cercare un
pattern d’acquisto!
Da notare che a questi prezzi è probabile che anche lo sfruttamento dei giacimenti diventi 
anti-economico.
Molti, soprattutto quelli tecnologicamente meno all’avanguardia e che hanno costi di trivellazione più elevati, 
potrebbero chiudere. Ciò diminuirà l’offerta con ripercussioni sul prezzo finale.
Se 147$ era un prezzo da ufo,  anche 38$ potrebbe essere esagerato (ma dall’altra parte).
Non ci sono novità di rilievo sui titoli segnalati negli ultimi numeri.
Unicredit ha superato 1,8€ e dovrebbe accelerare verso l’alto.
E’ partito l’aumento di capitale con le azioni offerte a 3€: mi sembra inutile sottolineare che è assolutamente 
sconveniente e non bisogna aderire.
Se avete le azioni non dovete far nulla e i diritti verranno automaticamente annullati.
Le grossi istituzioni che potranno sottoscrivere le convertibili, invece, faranno un affarone visto
che metteranno in portafoglio un’obbligazione che si potrà trasformare in azione quando tornerà
il sereno e nel frattempo offrirà loro un tasso d’interesse da usura!
Ancora una volta il piccolo risparmiatore la prende in quel posto. Amen.
Il Dott. Profumo non dovrà lamentarsi se sentirà fischiare le orecchie a seguito degli “accidenti”
che gli verranno “lanciati”.
Mi sono segnato un titolo “tirato” come una molla: Seat.

Se i suoi corsi riusciranno a superare 0,06€ potrebbe fare un bel botto!
Avremo un’ulteriore conferma bullish quando vedremo le quotazioni sfondare l’ultimo massimo 
relativo=0,062€. Non siamo poi così lontani.
Da seguire anche Parmalat che ha toccato il nuovo minimo storico=1,125€.
Ci sono ottime probabilità che si possa essere trattato di un falso break down.
Se rivedremo i suoi prezzi sopra 1,22€ scatterà un nuovo segnale d’acquisto.
Nelle analisi del sito sto puntando molto su Luxottica: la tendenza ribassista sta testando
la grande area di supporto nei pressi del triplo minimo=12,8€.
Il ritorno sopra 13€ sarà un primo segnale bullish, seppur di breve.
Telecom Italia (max=1,183€) ha superato la resistenza=1,1€ segnalata: non cambio la mia
strategia bearish anche perché il rialzo è avvenuto in un periodo festivo e con volumi ridottissimi.
A questa aggiunto Fast Web che sta andando all’attacco della resistenza=22€: lira più o meno
non credo verrà superata e, per chi ha i titoli in mano, può essere un’ottima opportunità di vendita.

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4 pensieri su “Articolo scritto il 5/1 per Reporter”

  1. Egr, Sig. Franco gradirei un suo commento su un titolo azionario che vorrei acquistare , a breve.
    Si tratta di IRIDE.( lo vorrei prendere intorno ad € 0,92 )
    Grazie per la competenza .

  2. Cesare,
    Su Iride vedo un doppio minimo=0,9.
    Se va sotto non si sa dove potrà fermarsi.
    Io preferire comprare sopra 0,94 (sulla forza).
    Se vuole entrare a 0,92, a metà, posizionerei uno stop scritto con il sangue (come dice Di Lorenzo) a 0,89.
    Se romperà al ribasso, verrà stoppato, e poi tornerà sù bisognerà riprenderla.
    FRanco

  3. Buongiorno,

    da circa un anno e mezzo mi sono messo l’anima in pace ed ho praticamente smesso di operare. Ho tenuto nel portafoglio due titoli (enel e generali) che avevo da tempo e che non ho nessuna fretta di vendere e la gestione l’ho passata sull’obbligazionario. Non potendo avere una operatività quotidiana, per questioni di tempo e competenza, mi sta venendo il dubbio che forse sarebbe il caso di liquidare tutto e stare fermi per un po’ di tempo. Da quello che riesco ad intuire dalle vostre analisi e che comunque ci debba essere un ulteriore e consistente ritracciamento delle quotazioni (SPMIB a 400), forse ho capito male?

    Grazie.
    Pietro

  4. Pietro,

    Io ho solo scritto che, a mio parere, gli indici non supereranno certe resistenze.
    Ergo da lì dovrebbero scendere.
    Di quanto proprio non lo so.
    Può darsi che si tratti di una discesina oppure che mi sia sbagliato del tutto.
    Chi lo sà.
    Nel frattempo nei portafogli che gestisco sono oltre il 50% short MA sui prossimi supporti sono già inseriti gli ordini per la ricopertura.

    Mi auguro di essere stato chiaro (e utile).
    Franco

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