Articolo scritto il 5/4 per Reporter

Anche la settimana santa non ha portato novità. Siamo sempre in attesa di qualcosa che faccia muovere i mercati per davvero. Gli indici salgono lentamente e sono riusciti a superare i massimi di metà Gennaio. Tutti a parte il nostro Ftse/Mib40 che rimane il fanalino di coda. Il rischio di un falso break-out, però, non è ancora scongiurato. Sulle singole azioni stavo cercando qualche arma segreta ma non la trovo neanche a pagarla a peso d’oro. All’interno del sito ho segnalato la nostra Landi Renzo che si sta appoggiando all’area di supporto attorno a 3,2€: dopo la discesa da 4€ sembra che da quì possa rimbalzare attorno a 3,6€. Le Ansaldo Sts (che ho mollato) sono riuscite a far segnare un nuovo massimo storico=15,3€ ma senza particolare entusiasmo. Le Azimut (nuova entrata nel paniere del Ftse/Mib 40 al posto di Mondadori) è riuscita a ritoccare i 10€ formando un triplo massimo: è molto probabile che abbia già raggiunto il traguardo e più di così non possa migliorare. Non dimentico che in diciotto mesi è più che triplicata rispetto al minimo storico di 2,955€. Avrà anche beneficiato della raccolta derivante dallo scudo fiscale ma non credo che possa far miracoli. Le azioni del Monte Paschi Siena, invece, sembrano proprio alla frutta.Il grafico giornaliero sta disegnando una formazione d’accumulo “on bottom”: può darsi che la rivedremo ancora più in basso, sarebbe anche meglio!, ma ritengo che sia intelligente iniziare a marcarla per un’eventuale acquisto futuro di medio periodo. Dal massimo storico di 4€ siamo a poco più di 1€: la potatura c’è stata, ora l’albero non può che crescere più forte di prima. Sul Banco Popolare non ho fretta: aspetto sempre le nuove convertibili, la mia passione, a prezzi stracciati sotto il loro valore nominale. Da seguire il settore cementiero: Buzzi Unicem attorno a 9,4€ e Italcementi a 8,5€ potrebbero aver già toccato il fondo. Le Eni rimangono ancora a metà strada tra supporto (16€) e resistenza (18€): finchè non tornano a 16€ le lascio al loro destino. Stesso discorso per le Fondiaria: uscito bene a 12€, non rimane che aspettare di rivederle attorno a 10,5€ per valutare un probabile nuovo acquisto. Molto interessante il grafico giornaliero di Lottomatica: se i corsi riusciranno a superare i 15 significa che il trend ribassista di lungo è finito e il titolo diventerà buono per acquisti di medio. Saipem si è arrampicata fin lassù dove osano le aquile e sta sfiorando la resistenza=30,5€: non mi stupirei se facesse lo stesso percorso ma al contrario e con una spinta maggiore! E’ un titolo “tirato” all’ennesima potenza! Sulle valute puntare al rialzo sul cambio tra Dollaro/Yen mi sembra ancora la soluzione con il miglior rapporto tra rischio e rendimento (obiettivo=97) anche se la moneta più forte rimane il Franco Svizzero. Quest’ultimo, però, è salito a razzo e potrebbe rigirarsi con la stessa velocità. Meglio proteggersi prima. Rispetto alle settimane scorse devo togliere la Sterlina dall’elenco delle monete da sfruttare per finanziarsi: si è rafforzata e quello che sembrava soltanto un rimbalzone potrebbe rivelarsi un’inversione vera e propria. Sullo Yen, invece, sono più tranquillo: c’è ancora spazio perché possa svalutarsi ancora un pò. Il Petrolio ha rotto al rialzo un’importante resistenza: se non sarà l’ennesimo falso segnale dovrebbe muoversi con forza verso nuovi massimi. Sul suo cammino, infatti, non ci sono resistenze degne di nota da sottolineare. L’Oro, invece, rimane intrappolato poco sopra 1.100$. Per riprendere la strada verso l’alto deve assolutamente superare 1.150$: se ci riuscirà lo rivedremo in tempi rapidi sopra i suoi massimi storici. Il T-Bond americano rimane attorno a 115:ricordo che se questo supporto dovesse cedere il successivo obiettivo sarebbe poco sopra 112. A quest’ultimo livello, però, dovremmo essere di fronte ad una clamorosa opportunità d’acquisto. Ci penseremo a tempo debito. Del Bund tedesco non parlo quasi mai perché non si muove: è mummificato da mesi all’interno di uno stretto trading. Ci sta bene perché non sembra aver intenzione di abbandonarlo.

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