L’analisi sugli indici azionari è stata precisissima: le borse, infatti, hanno ingranato la
retromarcia proprio a contatto con le resistenze segnalate nei numeri scorsi.
Solo il Midex e l’Ftse 100 di Londra, tra i principali, hanno superato millimetricamente
l’ostacolo segnalato ma si è trattato soltanto di un falso break-out.
La “mazzata” ha riportato i corsi vicino a supporti degni di nota (Dax=6.150, SP500
=1.200, Nasdaq=2.200, Mib30=27.500): fra poco sapremo se la fase ribassista sta
terminando (darei a questo scenario le maggiori probabilità di successo) oppure se sta
per arrivare una nuova doccia fredda.
Ci stiamo avvicinando ad un periodo bullish (autunno e fino alla fine della primavera):
non sottovaluterei questo elemento meramente statistico.
Sul Petrolio, invece, è notte fonda.
Pensavo che la discesa si sarebbe arrestata intorno a 110$ (dopo che 122$ era stato
spazzato via!) e, invece, i corsi sono scesi ancora di più.
Anche le società del settore hanno sofferto e ora si trovano in una situazione di
ipervenduto tecnico su tutti gli orizzonti temporali che non ha eguali in passato.
Se non riprenderanno quota da qui c’è il rischio concreto che possano peggiorare
nettamente ma è uno scenario a cui credo poco.
Sulle varie Eni, Saipem, Tenaris ho gli occhi spalancati alla ricerca di un possibile
segnale d’ingresso.
Anche il Bund non si sta muovendo come mi sarei aspettato.
E’ riuscito a salire addirittura sopra 115.
Rimango dell’idea che in queste condizioni si può solo operare al ribasso.
Se i corsi dovessero continuare a salire, invece, vuol dire che mi sono sbagliato
e che si è persa una ghiotta opportunità.
L’Eur/Usd continua a perdere quota e sta facendo peggio di quanto avrei previsto.
Mi aspettavo un bottom a cavallo di 1,46 e, invece, è già tornato a 1,43.
Mi sembra troppo tirato così come lo Yen.
Tra le singole azioni devo segnalare il nuovo minimo storico=1,03€ di Telecom Italia:
per tornare bullish deve superare 1,15€ (e non sarà facile).
Il rialzo di Stm, come previsto nel numero scorso, era un bluff.
I corsi sono arrivati fino a 9,5€ ma in tre sedute sono tornati velocemente poco sopra 8€.
La resistenza attorno a 8,6€, evidentemente, è un ostacolo difficile da superare.
Anche Generali, sulla quale facevo più affidamento, è arrivata fino a 23,3€ ma nel finale
di settimana ha negato il segnale bullish (min=21,88€).
Meglio non insistere.
Mediaset ha rimbalzato fino a 5,15€ e poi è venuta giù a capofitto.
Sostengo che la vedremo ancora più giù, forse vicino a 4€.
Rialzo inaspettato per Espresso (max=1,92€): credo che abbia fatto più di quanto era
lecito aspettarsi. Lo prenderemo a meno.
Anche la concorrente Rcs Mediagroup è rimbalzata fino a 1,827€: il recupero è partito
da 1,23€ del 15 Luglio scorso ed è quasi un +50%.
Anche questa ha superato le più rosee aspettative.
Ho suggerito di vendere Tiscali quand’era a 2,2€ e ho insistito quand’era salita oltre
2,6€ nonostante sui media si leggeva di una possibile (quasi sicura) opa di Vodafone.
Da allora i corsi sono tornati a 1,5€ (-40%) e si trovano a cavallo di un importante supporto.
In più si sta concretizzando un doppio minimo che sembra molto appetitoso.
Il superamento di 1,55€ dovrebbe far scattare un bel segnale d’acquisto su questo titolo.
Da notare che da quel livello transita anche la media mobile blu a 25 periodi.
Visto l’aria che tira bisogna cercare le opportunità con il lanternino e andare anche tra i titoli
meno trattati. Tra questi mi piace molto Kme Group.
Il superamento di 0,81€, a mio parere, farà scattare un buon segnale d’acquisto che si potrà
sfruttare per un veloce mordi e fuggi.
Primo obiettivo = 0,87€.
Socotherm, suggerita negli ultimi due numeri, è tornata sotto 4€.
Abbasso il segnale d’entrata sopra 4,05€ (rispetto a 4,1€ di prima).
2 pensieri su “Articolo scritto il 7/9 per Reporter”
I commenti sono chiusi.
Ciao!
Su KME sono molto d’accordo, vista anche la caduta del rame, che a differenza di quanto credevano molti, si muove con correlazione inversa.
ciao
buddy
questa non l’avevo notata. grazie.
per me รจ sempre stato un mistero della fede come Kme (prima Smi Metalli) non salisse quando il rame raggiungeva vette da k2.
ciaoooo
Franco