Articolo scritto l’8/11 per Reporter

nell’ultima settimana, mentre le borse europee e Wall Street andavano a ritoccare nuovi massimi, il nostro Ftse/Mib 40 è rimasto indietro.
La sua Forza Relativa, è già stato abbondantemente sottolineato, è la peggiore (se escludiamo le borse minori).
Sarà colpa del settore bancario (che indice parecchio nel relativo paniere), della politica o di qualcos’altro non è dato sapere
e non m’interessa neanche.
L’importante è sapere che, fino a prova contraria, la piazza migliore è quella di Francoforte (lo SP500 è altrettanto forte ma la performance è penalizzata considerando anche il rapporto di cambio tra Eur/Usd).
In merito proprio alle valute: l’impressione è che, dopo il forte rialzo, stia per iniziare un ritracciamento per la moneta comunitaria un po’ contro tutte le altre valute.
Diverse novità sui singoli titoli.
Il 29 Ottobre, per esempio, Fondiaria Sai aveva festeggiato con un secco +6% l’entrata del gruppo francese Groupama nella controllante Premafin gravata da un forte indebitamento finanziario.
L’euforia è durata soltanto l’arco di un week end; Lunedì le vendite hanno preso il sopravvento e i corsi sono scesi in linea retta tornando a ridosso dei minimi storici!
Siamo in una situazione tecnica molto interessante visto che si prospetta un nuovo forte movimento direzionale: agli inferi se le quotazioni dovessero varcare le colonne d’ercole sotto 7,15€; in netta ripresa dopo un’eventuale break-out sopra 7,6€.

Non se la passa meglio l’Unicredit che il 5 Novembre ha chiuso la settimana sotto l’importante supporto di 1,8€.
Mi auguro si tratti di uno scherzo altrimenti c’è il rischio concreto di rivederlo nei pressi di 1,55€.
E, dovesse schiantare, non credo sarà l’unico ma si tirerà dietro l’intero settore.

Telecom Italia si è fermata leggermente prima del previsto (obiettivo ipotizzato =1,15€) ed è scivolata in due sedute a 1,029€:
il supportone a 1€, però, dovrebbe attirare i compratori fuori dalle tane.
Nel breve, quindi, ritengo sia vicina al fondo.
Lottomatica non è riuscita a superare i 12€; ci ha provato con tutte le forze, ha toccato anche 12,2€, ma è stata risospinta in giù. Se rimarrà sopra 11,65€ vuol dire che vuole riprendere una nuova rincorsa altrimenti è probabile che i venditori abbiano il sopravvento e la rimandino più giù.
Tutto ok su Geox; la resistenza=4,45€ ha fatto il suo onesto lavoro ed ha sospinto i corsi verso il basso: il re-test dell’area di supporto tra 4,1/4,2€ potrebbe diventare una nuova ghiotta opportunità d’acquisto.
Ricordo che quando i prezzi riusciranno a spazzar via la vecchia muraglia cinese nei pressi di 4,45€ dovrebbero riuscire ad allungare ben oltre i 5€.
Unipol non riesce a rimanere sopra 0,56€ ed è sempre questo il livello di demarcazione tra fase bearish (sotto) e bullish (sopra).
Devo dire, però, che l’azione privilegiata rimane tecnicamente impostata meglio: nuovo buy al superamento di 0,42€.
Nuovo massimo storico=3,37€ per Terna ed ora sta consolidando lì attorno: non appena supererà quest’ultimo livello bisognerà intervenire con nuovi acquisti.

Tenaris ha pubblicato un’ottima trimestrale e i corsi ne hanno beneficiato; ora, però, si trova a contatto con la forte resistenza
nei pressi di 16€. Non credo sarà facile da superare.
Stm rimane forte a ridosso di 6,5€ e può arrivare almeno a 7€. Se correggesse verso 6€, però, sarebbe l’ideale per imbastire operazioni in acquisto a basso rischio.
E’ stata una settimana eccezionale per il comparto cementiero, con Buzzi Unicem sugli allori.
Italcementi, però, è il titolo che preferisco.
Ha rimbalzato proprio a ridosso di 6€ e se tornerà nei paraggi potrebbe diventare una nuova occasione d’acquisto. Lei e anche
la controllante Italmobiliare.
L’impennata di Bulgari si è fermata a ridosso di 8€; si è formato un doppio massimo e la discesa sotto 7,45€ confermerà l’inizio di una fase correttiva di breve.
Nuovo record storico=4,6675€ per Campari: sale lentissimanente ma sale!
Alla fine s’è visto che il collocamente di Enel Green Power era la solita fregatura per i piccoli risparmiatori. Neanche l’abbassamento del prezzo di collocamento e la forte campagna pubblicitaria sono riusciti a mantenere le quotazioni sopra il prezzo di collocamento.
Evidentemente, come nel suo interesse, l’Enel ha cercato di vendere qualcosa oltre il suo valore: se le quotazioni non torneranno velocemente sopra 1,6€ la vedo grigia.

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