l’idea di puntare su Geox non era poi così malvagia: dopo aver tentennato per un paio di sedute ha ripreso la strada maestra ed ha toccato il nuovo massimo relativo=5,41€.
Se l’avete comprata si possono fare due cose: posizionare lo stop loss a pareggio (così siamo in una botte di ferro!) e mettersi in vendita a cavallo di 6€.
L’Ansaldo Sts è arrivata al nuovo massimo storico=14,95€: pensavo che da lì avrebbe accelerato
con forza e, invece, si è addormentata. Capita.
La strategia bullish non cambia: probabilmente ci vorrà un po’ di pazienza in più.
Il Banco Popolare si rafforza e si allontana dal baratro (sotto 4,25€).
I diritti d’opzione che permettono la sottoscrizione delle nuove convertibili, ovviamente, si rafforzano: ora , più che mai, non sono più convenienti.
Per me il bond è da comprare solo in un momento di flessione dei corsi dell’azione di compendio quando il rendimento effettivo compete con quello dei suoi concorrenti: non ora.
Non è conveniente la conversione (c’è un premio di oltre il 20%) e neanche il rendimento.
Panaria ha superato 1,9€: sono entrato con l’intenzione di rivenderla poco sotto 2,2€.
Può darsi che la resistenza verrà spazzata via e sarò costretto a mangiarmi le dita di mani e piedi.
Non sarebbe la prima volta e ormai mi sono abituato.
Le Telecom Italia son lì lì che invitano all’acquisto: sopra 1,09€ scatta il segnale rialzista (nella speranza che non verranno rivelate ulteriori magagne
nel bilancio 2009 –tocco ferro!-).
Sulla concorrente Fast Web, probabilmente, potremo parlare di scampato pericolo solo sopra 15€.
Non prima.
Nello scorso numero vi avevo segnalato anche Fondiaria Sai: dovrebbe accelerare sopra 11,45€.
La B P Emilia, come previsto, ha rimbalzato a ridosso del supportone poco sopra 9€: il recupero,
però, ormai è già finito.
Attorno a 10,6€, infatti, troviamo una resistenza che non credo sarà superata al primo tentativo.
Buone notizie su Seat che si risveglia sul supporto=0,16€: il break-out sopra 0,17€ è un buon segnale d’acquisto. Mi aspetto un bel rally. Obiettivo=0,21€? Perché no! Magari non subitissimo.
Eni ha recuperato fino a 17,39€: il supporto=16€ ha fatto il suo onesto lavoro.
Ricordarsi che se tornerà nei pressi di 18€ forse è meglio accontentarsi.
Fiat, sostenuta dai gossip sullo scorporo del settore auto, ha rimbalzato sopra 7,5€ ed è arrivata a 9€.
A mio parere si tratta solo di un ritracciamento (pull back) all’interno di un trend dominante che
rimane ribassista.
Le borse hanno rimbalzato sul supporto (come ritenevo probabile) e ora si trovano sulle resistenze
(più o meno) dove me le aspettavo.
Non sarà facile superare questi scogli al primo tentativo.
Confermo, quindi, che non mi sembra un momento favorevole all’investimento azionario.
Nel frattempo l’Oro ha superato anche i 1.125$: è un’ulteriore conferma rialzista.
Fino a prova contraria il trend di medio ha ripreso il sopravvento.
Il campanello d’allarme si può registrare attorno a 1.080$: se i corsi dovessero scendere sotto quest’ultimo minimo vuol dire che il break-out è stato solo un falso segnale.
Il Petrolio supera gli 80$ per barile; se si comporta come in precedenza da quì dovrebbe scendere.
Una piccola novità sul T-Bond americano che si sta avvicinando a 115: questo supporto dovrebbe arrestare la discesa e formare una grossa opportunità d’acquisto di medio periodo.
Il trade al ribasso sul cross tra Gbp/Usd è ancora in utile. Farei una piccola correzione abbassando
il livello di stop profit a 1,54 (da 1,55 di prima).
Nei prossimi giorni ci potrebbero essere grosse novità.
Nei numeri precedenti vi ho spiegato che adesso le valute più forti sono il Dollaro e lo Yen.
Il loro cambio incrociato sta girando al rialzo dopo un lungo trend ribassista.
Se il biglietto verde riuscirà a superare i 92 Yen diventerà fortissimo anche contro tutte le altre
monete.
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