Le borse non sono riuscite a superare le resistenze segnalate
(SP500=1.400, Dax=7.100, Mib30=35.000, Nasdaq=2.420) ed è iniziata una nuova gamba
ribassista.
Difficile anticipare se si tratterà di qualcosa di “traumatico” oppure di una semplice discesina.
Ne sapremo di più quando (se) i prezzi andranno a testare i minimi toccati il 23 Gennaio
scorso (SP=1.270, Dax=6.384, Mib30=32.675, Nasdaq=2.200): se questi livelli verranno
rotti al ribasso lo scenario potrebbe peggiorare nettamente!
Nonostante l’oro nero quoti oltre i 100$, farei grande attenzione al settore petrolifero:
come già anticipato, le relative azioni hanno disegnato delle grosse formazioni di top
e potrebbero essere già arrivate.
In America c’è un’euforia incredibile sulle materie prime che coinvolge il grano, la soya
e quant’altro di commestibile.
Quando i prezzi aumentano del +10% al giorno, però, spesso con sedute sospese per eccesso
di rialzo, possiamo sostenere due cose: il trend rialzista è agli sgoccioli e la successiva discesa
sarà assolutamente devastante.
Da che mondo e mondo è sempre stata così e non vedo perché proprio questa volta dovrebbe
essere diverso.
Fate molta attenzione, quindi, soprattutto se vi propongono dei prodotti strutturati collegati
a queste commodities.
Il cambio Eur/Usd continua a salire ed ha superato anche 1,5: l’analisi redatta, quindi,
si sta rivelando sbagliata.
Nonostante ciò non cambio strategia: aspetto che il cross prenda la strada ribassista.
Se lo vedremo molto più in alto, pazienza, non è l’operazione che fà per me.
Su Eur/Yen, invece, è già scattato il segnale ribassista sotto 159.
La linea del piave, però, è attorno a 153,5: l’eventuale discesa sotto questo livello ci dirà
che
è iniziata una fase bullish di lungo sulla moneta del sol levante dopo sette anni di ribassi
praticamente ininterrotti!
Il Bund è sceso fino a 115,1 per poi risalire violentemente fino a 117,7: i lettori del sito sono
stati informati on line di quanto si stava verificando. Non era possibile farlo attraverso la carta
stampata.
Adesso i corsi si trovano a combattere con la resistenza attorno a 118 e non credo che
riusciranno a superarla.
Probabilmente si tratterà di una nuova opportunità per vendere più in alto.
Con la fine di Febbraio ho potuto fare una ricerca sulle azioni italiane ed estere e sul loro
trend di lungo termine: quì da noi solo 5 titoli hanno invertito all’insù la loro tendenza ribassista.
Tra queste c’è Fondiaria Sai: non credo che sia il momento buono per comprare ma,
dovesse correggere un po’ (attorno a 26€ c’è un fortissimo supporto ma non credo che scenderà fin lì),
ritengo sia uno dei titoli che potrebbero far meglio.
Altro titolo sexy rimane Tiscali: probabilmente, come già scritto, attorno a 1,9/2€ troverà
un’importante resistenza che ricaccerà in giù le quotazioni.
Se queste torneranno verso 1,6€ si potrà riprendere seriamente in considerazione l’ipotesi
bullish.
Fiat ha chiuso la settimana in bilico sul supporto di 13,5€: se da qui recupera con forza
e torna sopra 15€ confermo che un rimbalzone può avere ottime probabilità di successo.
Altrimenti è difficile ipotizzare dove può concludersi questa fase ribassista.
Sul grafico della controllata Ifil si nota un possibile Testa e Spalle rialzista:
se i corsi non scenderanno sotto 4,86€ e poi riusciranno a superare 5,5€ scatterà un forte
segnale rialzista.
E, ovviamente, una tirerà l’altra!
Aspetto una discesa di Ceramiche Panaria: rimane appiccicata a 3,7€ ma ritengo che la
vedremo presto verso 3€!
In ribasso anche le Ricchetti: credo che le potremo ricomprare sotto 1,5€.
Granitifiandre, invece, scambia con il contagocce a 7€: potrebbe rimettersi a correre
se le quotazioni riusciranno a superare 7,2€.
La B P Emilia Romagna è scesa fino a 14,6€ ma non sembra niente di preoccupante;
anzi, probabilmente, si tratterà di un’opportunità per incrementare gradualmente la posizione.
Molto importante l’eventuale break out sopra 15,3€: in questo caso i corsi dovrebbero
accelerare con forza verso l’alto.
Niente di nuovo neanche sul Credem: l’aspetto a 8€.