Articolo su Reporter

La correzione sui mercati, probabilmente, è stata più veloce del previsto
e si è consumata a ridosso di 15.600 del nostro Ftse/Mib 40.
Finchè i corsi rimangono sopra quest’ultimo livello non ci sono problemi:  
il trend rialzista potrà macinare punti verso l’alto.
Qualche burrasca, com’è successo Giovedì 20 Ottobre con le banche che
andavano a picco, può sempre capitare ma l’impostazione è tornata bullish
e il nostro indice può tornare verso 17.500.
Il settore bancario, nel bene o nel male, ha sempre un’elevata volatilità
e val la pena sfruttarla.
Ottime notizie dai BTP, soprattutto quelli a lunghe scadenze: Venerdì hanno
rimbalzato con forza a ridosso dei loro minimi storici.

 
Mi sembra un’ottima opportunità d’acquisto con un rapporto tra rischio
e rendimento decisamente favorevole.
C’è una grossa differenza rispetto ai CCT: è assolutamente indispensabile
usare lo Stop Loss e chiudere il trade, anche in perdita, se i prezzi dovessero
svoltare dalla parte sbagliata.
Con i titoli a tasso fisso e a lunga scadenza “mediare” al ribasso è una strategia
che rischia di conseguire risultati non soddisfacenti.
Se uno vuol star tranquillo, quindi, si tiene il suo CCT che rimane ancora
sottovalutato (opinione personale) e rende oltre il 2% in più rispetto ai BOT.
Il cambio tra Eur/Usd è ad un soffio da 1,4: come già scritto nel numero scorso
non credo abbia molte possibilità di apprezzamento.
Veniamo alle singole azioni.
Unicredit non ha risentito della notizia sui problemi fiscali e si muove sempre
come una pallina sulla roulette.
Graficamente ritengo che possa riprendere la strada maestra non appena riuscirà
a superare 0,95€:  se poi la vedremo anche sopra 1,1€ non si può escludere un
guizzo verso un obiettivo che sembra lontano ma potrebbe essere più vicino del
previsto e cioè 1,4€.
Tecnicamente il grafico di Ubi Banca è molto simile al precedente e la sua resistenza
di medio periodo è attorno a 4€ che, casualmente, è il prezzo delle azioni emesse
durante l’ultimo aumento di capitale.
Telecom Italia si muove molto lentamente e senza farsi notare ma da 0,7€ è già
tornata a 0,9€: l’obiettivo intorno a 1€ sembra proprio a portata di mano.
Il grafico di Stm assomiglia a quello classico di una scala: se riuscirà a superare 5,35€
dovrebbe fare un altro allungo riportando i corsi verso 6€.
Pirelli è uscita dalla lunga fase di trading range tra 5€ e 6€ che la ingabbiava:
può raggiungere i 7€ ma ora c’è poca trippa per gatti e preferisco muovermi su altre
azioni.
Non cambio la strategia su Parmalat: chi ha un portafoglio ampio e diversificato
può comprare su debolezza e incrementare eventualmente la posizione sopra 1,7€.
Per Mediobanca l’ordine d’acquisto rimane condizionato al superamento di 6,25€:
questo livello è stato soltanto sfiorato visto il max=6,2€ della scorsa settimana.
Si sta completando il Testa e Spalle rialzista su Fondiaria Sai: è stata sbudellata
viva e potrebbe fare un bel recupero percentuale.
Rimane bullish anche l’impostazione di Fiat: mi aspetto una nuova accelerazione
al superamento di 5€.
Eni è arrivata a 16€ e sembra inarrestabile: ormai il rialzo ha i giorni contati.
Comprare adesso mi sembra piuttosto rischioso e poco profittevole.
L’altro gigante del listino, Enel, è sceso fino a 3,3€: se peggiorerà ancora verso 3,2€
potrebbe diventare una ghiotta opportunità d’acquisto.
La piccola Diasorin è scesa sotto i 25€: per me è un forte segnale di vendita.
La lascerei al suo destino.
Poche novità sulle convertibili.
La Carige 2015 è salita da 93 a 96: dovesse arrivare attorno a 98 la venderei per
cercare di riprenderla meglio.
Quella del Banco Popolare 2014 sta ancora caricando la molla: se supera 93
dovrebbe fare un bel rally.
La B P Etruria 2016 non si schioda da 97 nonostante un tasso d’interesse del
7% lordo: se supera 98 dovrebbe risvegliarsi per forza.

for which FOX has released the episode synopsis
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