Articolo su Reporter (15/2)

Questa settimana ci sono molti temi caldi da trattare.
I bancari americani, per esempio, hanno raggiunto un top di breve periodo e hanno corretto
un po’. Come scrivevo: "probabilmente si potranno acquistare ad un prezzo migliore!".
Alla fine di questo ritracciamento riproverò a comprarli.
Microsoft è tornata a testare 28$ e Google 500$: si tratta di due aree di supporto molto
importanti e da qui, probabilmente, ci sarà una ripresa.
NON comprerei su debolezza, però, ma aspetterei la formazione di una configurazione rialzista.
Il cambio tra Eur/Usd, dopo aver ritestato 1,49, ha ripreso la strada verso sud: ritengo che
ormai le probabilità di rialzo siano nettamente a favore del biglietto verde che è stato massacrato 
negli ultimi anni.
Il Bund, invece, continua a salire e si comporta diversamente da quanto mi sarei aspettato.
Non cambio la strategia: mi muoverò solo al ribasso.
In questo momento, per esempio, il segnale ribassista si concretizzerà se i corsi scenderanno
sotto 116,5 (da 116 di prima).
Se, invece, le quotazioni continueranno a salire vuol dire che mi sono sbagliato e che sto
perdendo un’opportunità.
Precisa (e molto fortunata) la “dritta” su Tiscali: peccato che il rally si è sviluppato così 
velocemente che i lettori del giornale non ne hanno potuto beneficiare.
Lo scenario, ovviamente, si è già ribaltato: credevo che sarebbe arrivata a 1,8€ e, invece,
ha sfiorato i 2€!
Attorno a 2,2€ c’è una resistenza che non credo verrà superata: se i corsi si avvicineranno
a quel livello non avrei dubbi e venderei (opa o non opa: sono anni che ne parla e non s’è
mai concretizzato nulla!).
Sarei già felice perché è arrivata oltre le più rosee aspettative.
Nel numero scorso vi ho parlato di Pirelli Real Estate: ha trovato uno scoglio insormontabile
a 28€ ed ha corretto verso il basso.
Attorno a 24/25€, però, troverà un valido supporto da dove provare a ripartire.
Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo ma, più o meno, potremmo essere in vista del fondo.
Italcementi, invece, è peggiorata più del previsto e torna a testare i minimi: deve tornare
sopra 13,6€ per ripartire.
L’ultima volta che vi ho parlato di Mediolanum eravamo attorno a 5,1€ e scrivevo che, probabilmente, 
non sarebbe andata oltre.
Il giorno dopo, tanto per farmi attapirare un po’, esplodeva al rialzo con un +10%.
L’ultimo canto del cigno.
Da lì è iniziata una retromarcia che ha riportato i corsi vicino a 4€, nettamente più in basso
di quanto mi sarei aspettato.
Attorno a 4€ si sta formando un doppio minimo; da quì i prezzi potrebbero tentare un rimbalzo 
verso 5€; se non sarà così, infatti, si rischia di scivolare verso 3,5€ (un livello che non si vedeva 
dalla primavera del 2003!).
Nello stesso tempo Ennio Doris, maggior azionista insieme a Berlusconi, continua a comprare
e nelle interviste sprizza felicità da tutti i pori perché sostiene che non aveva mai visto un titolo
così sottovalutato!
Unipol è tornata attorno a 1,9€: se riuscirà a superare 2,04€ dovrebbe continuare il rimbalzo
verso 2,25/2,3€.
Se i corsi di Telecom Italia non peggioreranno sotto 1,87€ vuol dire che si è formato un fondo
da cui si può ripartire.
Il break-out sopra 2,05€ darà il via alla nuova gamba rialzista che avrà come primo obiettivo
2,2€ (successivo 2,4€).
Alitalia, tra alti e bassi, ha una tendenza ribassista di fondo: se i corsi scenderanno sotto
il minimo storico di 0,62€ saranno guai grossi come montagne.
Da seguire con attenzione anche il Leone di Trieste che si accinge a testare nuovamente
il supporto di 27,5€ che, da oltre un anno, funge da importante supporto.
Un rimbalzo può partire da un momento all’altro.
Da notare come i prezzi siano in calo da 33,84€.
In quei giorni il titolo saliva a manetta a seguito del presunto interesse di un tal fondo Algebris.
Anche stavolta, però, chi si fosse mosso controtendenza rispetto a quanto veniva pomposamente 
scritto dai giornali avrebbe compiuto la mossa azzeccata!

A Venerdì prossimo, ciaooo

woolrich parka