Il settore dell’energia europeo, a mio parere, è da tenere in grande considerazione. Le principali blue chip, infatti, sembrano proprio vicine ad un movimento di ripresa di medio termine.
Vediamo le principali partendo dalla nostra Enel (ENEL).
La formazione d’ACCUMULO, dopo un devastante trend ribassista, è partita nel 2009 (ben 7 anni or sono!).
Ricordo che, più queste fasi sono lunghe (in termini temporali), più è rilevante (percentualmente) il successivo movimento rialzista.
Tra l’altro sul grafico si sta delineando un TESTA e SPALLE rialzista che potrebbe concretizzarsi se i suoi corsi riusciranno a superare 4,15€.
Molto importante la tenuta dell’area di supporto nei pressi di 3,5€: se verrà rotta al ribasso, il potenziale recupero si allontanerà in avanti nel tempo.
Interessante anche la francese Edf (EDF): l’incredibile trend ribassista partito da 25€ potrebbe esaurirsi nei pressi del TRIPLO MINIMO a ridosso di 9€ (più o meno dove siamo ora!).
L’inversione rialzista vera e propria, però, si concretizzerà quando i prezzi riusciranno a superare l’ultimo massimo relativo e cioè sopra 12€.
Nei prossimi giorni, se le quotazioni non scenderanno sotto gli ultimi minimi, è probabile che anche il livello d’entrata si possa abbassare in proporzione.
Situazione tecnica simile per il colosso tedesco Rwe (RWE): da poco meno di un anno i corsi del titolo si stanno muovendo all’interno di un piccolo MINIMO ARROTONDATO (una delle formazione più bullish all’interno dell’analisi tecnica).
Il segnale rialzista vero e proprio, però, scatterà soltanto al superamento di 14€.
Per adesso, visto anche la bufera in corso, è sempre preferibile rimanere in attesa senza anticipare e senz’avere alcuna fretta.