Intervista per trend-online

Ciao a tutti.
Pubblico la consueta intervista settimanale rialsciata per il portale finanziario www.trend-online.com che verrà pubblicata domattina.
Buona lettura

Alberto

L’indice Ftse Mib continua a muoversi in laterale nel range compreso tra i 21.700 e i 22.700 punti. Ci sono le condizioni per assistere ad uno sbocco direzionale nel breve? Quali sono le attese per le prossime sedute?La settimana che si appena conclusa, ha visto un ulteriore regresso del nostro benchmark rispetto alla scorsa di uno -0,95 %
La lettura del grafico a livello daily a mio parere è davvero confusa e di difficile interpretazione per cui, questa settimana, mi affido ad un time frame superiore per vedere se la lettura è un po’ più agevole ed effettivamente il quadro si schiarisce un po’.
Il grafico sottoriportato è in tame frame weekly e, da quel che si evince, nonostante le ultime due ottave ( ricordo che le candele rappresentano un settimana intera di borsa aperta) siano negative il quadro tecnico di fondo non è irrimediabilmente comrpmesso.
Un rapido riassunto: l’indice ha lateralizzato tra 18800 e 21700 per circa7 mesi, da luglio dello scorso anno a gennaio di quest’anno.
La settimana che si è conclusa il 21 gennaio ha visto protagonista il break out rialzista, e per qualche giorno le cose si messe veramente bene dal punto di vista del trading di breve termine di cui mi occupo: titoli che stavano girando i trend ribassisti primari, break out facili da comprare, insomma…dopo tanto soffrire qualche piccola soddisfazione iniziava ad arrivare.
La salitina però è durata ben poco: infatti dopo 4 settimane di progressi che ci hanno portato fino ad area 23300 la doccia fredda che a livello macro è identificabile con le tensioni del nord Africa. -3,08% la settimana conclusa il 03 febbraio scorso e -0,95%  quella conclusasi venerdì.
Ora, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno sembrerebbe trovare conferma l’ipotesi che già avanzavo la scorsa settimana e cioè che il movimento in atto in questi giorni non sia altro che un pull back verso la vecchia resistenza (21700) che ora dovrebbe fungere da supporto.
E’ chiara la ridotta dimensione del corpo dell’ultima candela rispetto alla precedente, il che significa che le spinte ribassiste, almeno per quest’ultima ottava, si sono affievolite così come anche i volumi che sono scesi.
A parer mio, finchè restiamo sopra 21700 non abbiamo quindi granchè da temere, l’impostazione di breve del benchmark rimane rialzista ma la cautela e la circospezione sono più che mai d’obbligo.
Se c’è una cosa, infatti, che odio tremendamente in questo lavoro è la necessità di dover cambiare in fretta idea qualora sia necessario.
Il mercato, delle mie valutazioni e congetture se ne infischia altamente per cui, se le cose mi vanno contro, inutile intestardirsi e voler dimostrare a tutti i costi di voler avere ragione. Potrebbe essere quanto mai deleterio.
Quindi, cambiare idea non sarà molto simpatico ma salva la vita…anzi..il portafoglio.

Telecom Italia si è reso protagonista di un interessante recupero dopo la diffusione dei conti del 2010 e la presentazione del nuovo business plan, mentre STM sta tentando di forzare l’area dei 9,5 euro. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

 La situazione tecnica di Telecom è abbastanza confusa e il grafico non di facile lettura.
Ci sono elementi discordanti che non mi rendono chiaro il quadro d’insieme.
Infatti, se è sicuramente positivo il fatto che ci troviamo in un trend rialzista di breve e che vi sia stato, il giorno 28 febbario il break out rialzista del massimo relativo precedente, confermato un paio di giorni dopo con una seduta da +2,42% è altrettanto negativo l’aver subito perso area 1,125€ anche se i volumi di tale ribasso sono effettivamente contenuti.
Direi che, valutando complessivamente il quadro tecnico si potrebbe tentare un long al ri-superamento di 1,125€ mentre chiuderei eventuali long aperti a seguito del su citato break out in caso di chiusura inferiore a 1,10€

Stm resta incanalata nel suo bellissimo trend rialzista partito dagli inizi dell’ottobre scorso.
Nelle ultime sedute abbiamo due massimi decrescenti e questo è un campanellino d’allarme che deve indurci alla prudenza anche se, obiettivamente, al momento non vedo segnali d’inversione.
Andrei in acquisto al superamento di 9,64€ confermato in chiusura.

Banco Popolare e Ubi Banca sono rimasti un po’ indietro rispetto ad altri bancari. Come valuta l’impostazione di questi due titoli e quali strategie ci può suggerire per entrambi?Su Banco popolare siamo in presenza di 5 minimi crescenti ma i massimi relativi sono grosso modo allineati originando una figura chiamata “triangolo” ascendente.
Anche se non “clamoroso” oggi sul titolo s’è formato un Oops rialzista di Williams accompagnato da buoni volumi.
Tuttavia, per poter parlare d’inversione di tendenza dovremmo aspettare il superamento di area 2,756€ e al momento ne siamo parecchio distanti.

Anche il grafico di Ubi Banca non è un granchè.  Il titolo ha arrestato la sua ascesa in prossimità della trend line ribassista di lungo periodo transitante in area 7,86€ e da li ha iniziato un ribasso che ha trovato un argine sui 7,00€
Se dovesse perdere 6,975€ si potrebbe tentare un operazione short con target primo 6,54€
Vederemo come evolverà la situazione.

Fondiaria-Sai ha registrato uno scatto in avanti in avvio di ottava, mentre è rimasto al palo Generali. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali? Oggi Fondiaria-Sai è stata protagonista di una spettacolare seduta con un progresso del +8,61% accompagnato da volumi esplosivi.
Il titolo s’è arrestato con estrema precisione all’atezza della media mobile a 200 giorni che di solito sancisce la direzionalità di medio periodo.
Tenterei un acquisto al superamento di 7,25€

Generali, come giustamente sottolinea, è rimasta al palo e non riesco ad intravedere alcun tipo di segnale. Meglio spostare la nostra attenzione ad altro.

In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che a suo avviso potrebbero offrire maggiori soddisfazioni? A quali consiglia di guardare in particolare ora?Seguo con attenzione è Campari che se dovesse chiudere sopra la resistenza posta a 4,74€ potrebbe essere un ottimo candidato all’acquisto.
Bene la pista ciclica che resta in divergenza rialzista.

Per quel che riguarda invece l’area  mid- small cap mi pare interessante De Longhi la cui impostazione di fondo è rialzista.
S’è formato in triangolo sui massimi di periodo ma con la seduta di venerdi scorso abbiamo avuto la rottura della trend line (“ipotenusa”) del triangolo con buoni volumi.
Se si dovesse confermare sopra 6,71€ si potrebbe tentare un acquisto. I massimi storici sono appena sopra.

Tengo sotto stretta osservazione Interpump che da qualche giorno, sta combattendo con la resistenza posta a 6,10€
In caso di chiusura superiore a tale livello con buoni volumi si potrebbe tentare un acquisto. 

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Anche quando il cielo è nuvoloso ricordati che il sole risplende sempre; anche in mezzo alle tribolazioni ricordati che Dio ti ama sempre

 

4 pensieri su “Intervista per trend-online”

  1. Ciao Alberto,
    sbaglio o Intermpump di trova già da tempo sopra la resistenza di 6,1 euro?

    Saluti
    Antonio

  2. Ciao Antonio…non direi…la chiusura di ieri è a 6,11€
    Nn mi riferisco alle incursioni intraday eh…

  3. Quindi una chiusura a 6,11 non la consideri ancora sufficientemente “sopra”

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