Monitor azioni Italia dal 14 al 17 aprile

Con la seduta di giovedi scorso, 09 aprile, il nostro Spmib40 supera di slancio la resistenza citata nel report di una settimana posta a 17000 punti.
Abbiamo archiviato una settimana positiva, e ci allontaniamo sempre di più dal minimo del 09 marzo posto a 12332 punti.
Sembrerebbe, usare il condizionale è d’obbligo, che a questo punto si debba puntare diritti diritti a 18500.
Vederemo se sarà così. Non ritengo probabile, tuttavia, che prima di giungere a tale livello possa mettersi in atto una discesa. Sarebbe naturale e nella natura di un trend. 
Ricordiamoci che la ripidità e la velocità di un trend sono sempre inversamenti proporzionali alla sua durata, sia nelle fasi ribassiste, che in quelle rialziste.
Al di là di queste stupide considerazioni, tuttavia, resta il grafico che è la cosa più importante di tutte. 
E il grafico dice: rialzo.
Se restiamo, ancorchè uno storno di una certa portata si dovesse verificare, sopra area 16000 punti direi che l’attuale trend rialzista di breve non verrà compromesso.
Diversamente, il cedimento di 16000 punti indice prima e successivamente dei 15000 punti manderà a carte e quarant’otto tutto il lavoro svolto finora e una capatina versoa area 12000 credo che sarà la cosa più ovvia.
Al momento comunque è un’ipotesi piuttosto remota. Non pensiamoci quindi.
Il Bund s’è riportato sul mega supportone posto  a 121,50 punti
A questo punto, uno short sul bund lo si potrà mettere in atto al cedimento di tale livello. Evitiamo di anticipare il movimento perchè il supporto è veramente tosto. Teniamolo monitorato.

Per quel che riguarda i singoli titoli:

mi piace molto il grafico di Fastweb che sta lambendo la banda superiore di Bollinger ed è inserito in un movimento laterale di breve fra 15,14€ e 16,00€
Si potrebbe tentare un acquisto al superamento dei 16,00€

Pattern Pullback su Ansaldo. Ci proverei con by limit a 11,23€ e stop loss a 10,91€

Per quel che riguarda le posizioni in essere di cui abbiamo parlato la settimana scorsa (clicca qua per visionare il report):

In apertura di settimana, lunedi scorso, viene aperto e chiuso per stop loss il trade su Geox. Incasso un -3,11% di perdita.

L’acquisto su Prysmian scatta il giorno 07 aprile scorso a 8,23€ e viene venduta in stop il giorno seguente a 7,98€ con un loss del -3,13%
La perdita danneggia il capitale psicologico, più che quello montario, perchè l’analisi era corretta. Infatti dopo aver preso lo stop la seduta gira nettamente in rialzo e a fine settimana il titolo chiude a 8,815€.
 Questo mette in perfetta evidenza il limite principali dello stop automatico. Forse era il caso di essere un pò più tolleranti con lo stop, forse se studiavo meglio la volatilità…forse se…. del senno di poi sono piene le fosse. Se si ha un metodo si applica quello e stop.

Non aggiorno la posizione su Parmalat perchè non avevo indicato prezzi d’acquisto per cui non ha senso. 

Chiuso in pari il trade su Actelios giusto giovedì scorso a 3,27€ 
Ecco invece, per converso, il principale dei pregi di non adottare uno stop automatico.
quando aprii il trade, decisi di non stabilire lo stop a priori perchè l’acquisto era un buy stop. Una volta eseguito e subito sott’acqua mi son posto l’obiettivo di provare ad uscire in pari. E così è stato.
A questo punge sorge spontanea la domanda: quale dei duemetodi illustrati sul campo è il migliore? stop automatico o discrezionale?
Potremmo ritornarci…magari ne esce un bell’elemento di discussione anche se penso che l’argomento sia stato più volte e ampiamente dibattuto.
Ci rimetto, ovviamente , le commissioni.

Il 7 aprile scorso scatta lo stop profit su Espresso. Chiudiamo il trade con un profitto del +28%

Vi auguro di cuore un buon trading e una santa settimana.

A presto!
Alberto

 

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