Oro

0521oro

L’11/5 vi ho segnalato la ripresa RIBASSISTA sull’Oro. Ieri, nei pressi dei minimi relativi (attorno a 1.350$), si è formata una candlestick ENGULFING.

E’ un segnale di chiusura eventuali posizioni SHORT.

Nei prossimi giorni vedremo se riuscirà a tornare sopra i 1.500$ oppure se si creerà una nuova opportunità ribassista partendo da un po’ più in alto (quest’ultimo è lo scenario al quale darei maggiori probabilità di successo).

http://www.meglioli.biz

homemade ice cream is much mellower and denser
isabel marant sneakers Send Gifts To India For Everyone In Family

to sweat shops in Thailand
Isabel marant saleFall in love with laid back luxury
woolrich parka

1 commento su “Oro”

  1. ORO E ARGENTO – il mitico John Paulson getta la spugna 16/05/2013 16:23 – WS

    Alla fine anche il mitico John Paulson ha gettato la spugna. Dopo essere stato tramortito dal crollo dei prezzi dell’oro (-30% dai massimi storici del 2011), il celebre gestore di hedge fund (che ha costruito parte della sua fortuna proprio cavalcando l’impennata del metallo prezioso) ha dovuto accettare di limare le sue partecipazioni nei titoli minerari auriferi lo scorso trimestre, spostando liquidità su azioni di società che potrebbero beneficiare di un’economia americana più robusta.

    Dalle ultime comunicazioni agli organismi di controllo della Borsa è emerso infatti che il fondo Paulson & Co., che gestisce asset per circa 18 miliardi di dollari, ha ceduto la propria quota di 32 milioni di dollari in Barrick Gold Corp., il più grande produttore di oro del mondo, e ha ridotto le partecipazioni in altre società minerarie minori.

    Con la liquidità derivante ha acquistato partecipazioni in Family Dollar Stores (grande distribuzione), in Hess Corp. (natural gas) e in Citigroup. Incrementate anche le posizioni in Sprint Nextel (telefonia) e Life Technologies (biotecnologia).

    La nuova strategia è un’implicita ammissione che la scelta di restare sovrainvestito in asset legati all’oro negli ultimi due anni si è rivelata fallimentare.

    Il suo Gold Fund (che tra l’altro gestisce parte dei risparmi dello stesso Paulson) è crollato del 47% negli ultimi dodici mesi, comprendendo aprile, mese in cui il prezzo dell’oro ha subito i due giorni più devastanti dal gennaio 1980.

    Possiamo solo immaginare con quale spirito John Paulson abbia scritto nella mail di accompagnamento alla performance dei suoi fondi “Siamo convinti che l’oro si stia prendendo una pausa all’interno di un trend di crescita di lungo periodo” aggiungendo che “mentre l’inflazione tarda a concretizzarsi, le banche centrali continuano a stampare moneta e ciò spingerà gli investitori a comprare oro in alternativa alla carta”.

    ORO (1.373 usd, -1,3%). Torna ad accelerare al ribasso questa settimana (-5,2% complessivo). L’uptrend di lungo periodo, in atto dal 2001 a partire da quota 250 usd, ha portato nel settembre 2011 a segnare i nuovi massimi storici a 1.920 usd. Da allora la tendenza rialzista “secolare” è entrato in stallo, lasciando il posto ad una fase correttiva tuttora in atto.

    Il cedimento in aprile del supporto in area 1.520 usd ha cambiato bruscamente lo scenario. La fase correttiva sembra infatti destinata a perdurare più del previsto. Il prossimo forte supporto è in area 1.300 usd.

    Al rialzo quota 1.500 usd rappresenta ora una forte resistenza a ridosso della quale avevamo programmato di aprire posizioni “short” che però non sono scattate. A questo punto ci sembra poco prudente inseguire il movimento per cui attendiamo l’interessamento di aree più significative.

    STRATEGIA: per poco non è scattata la strategia short sul pull-back verso 1.500/1.550 usd. Per nuovi acquisti sulla debolezza attendiamo ulteriori flessioni in area 1.320/1.300 usd per target verso 1.430 usd e stop loss sotto 1.280 usd.
    La correzione avviata nel maggio del 2011 dai massimi storici in area 50 usd ha violato anche l’importante sostegno verso quota 26 usd, provocando un ulteriore deterioramento del quadro tecnico di lungo periodo.

    Il prossimo forte supporto di lungo periodo è nella fascia 21/20 usd. Al rialzo area 24,5 usd prima, e successivamente 26 usd, sono ora aree di vendita.

    STRATEGIA: in caso di rimbalzo verso 25,5/26 usd venderemo short per target 22,5 usd. Stop loss sopra quota 27 usd.

    Compreremo solo in caso di ulteriori flessioni verso 21/20 usd per target verso 23 usd e stop loss sotto 19,5 usd.

I commenti sono chiusi.