Sorin

Andrea mi fà notare che: “General Electric vende il 5,1% di Sorin, multinazionale attiva nel settore dei dispositivi medicali per il trattamento delle patologie cardiovascolari, ed esce così dal capitale. Secondo indiscrezioni, sotto la regia di Equita Sim, che ha agito come bookrunner, si sarebbe appena chiuso, nel giro di soli 15 minuti, un collocamento flash di titoli, attraverso un procedimento di accelerated bookbuilding, che avrebbe consentito al colosso statunitense di uscire dall'azionariato dell'azienda con quartier generale a Milano. I titoli sono stati collocati a un prezzo compreso tra 1,92 e 1,95€, contro i 2,056€ della chiusura di oggi di Sorin in Borsa. La domanda sarebbe stata pari a tre volte il quantitativo di titoli offerti e il 60% delle azioni acquistate sarebbe finito all'estero.
Ge, dal 2009, quando aveva in portafoglio una partecipazione intorno al 15% di Sorin, aveva cominciato gradualmente a cedere titoli, fino all'azzeramento totale della quota, appena completato. Nell'azionariato, stando al sito web della società, restano così Bios spa (18,86%), Equinox (6,58%), Banca Mps (5,74%) e Finsoe (4,57%), uniti da un patto di sindacato in scadenza il 18 novembre, più alcuni fondi (Norges Bank, Threadneedle e Fil limited, tutti con quote di circa il 2% a testa).

Non so voi ma quando un grosso investitore come General Electric, che non ha bisogno del controvalore delle Sorin per comprarsi le sigarette, esce da una società faccio un nodo al fazzoletto.

In più: non vende distribuendo con calma i titoli sul mercato ma attraverso un procedimento accelerato per liquidare a condizioni ben peggiori rispetto ai prezzi medi di mercato.

Al momento, quindi, inserisco Sorin tra quei titoli che non dovrebbero aver particolare successo nel medio-lungo periodo.

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