Quando un’azienda lancia un aumento di capitale ricevo sempre la solita domanda: “è da sottoscrivere o no?”.
La risposta, generalmente, è la stessa (a parte casi eccezionali come quelli di Tiscali, Seat, Pirelli Real Estate oppure l’eventuale emissione di prestiti obbligazionari convertibili): se decido di comprare le azioni di nuova emissione lo faccio perchè credo nel titolo e in questo modo incremento l’investimento (e il possibile guadagno).
Se non ci credo molto (per esempio sono già con una posizione in perdita) è preferibile vendere i diritti ed aspettare che si formi un nuovo segnale d’acquisto.
Io compro un titolo se ho un segnale o qualcosa che mi induce a farlo
NON perchè la società stessa ha bisogno del mio denaro.
Lo stesso acquisto, altrimenti, lo posso fare anche dopo: le borse non chiudono mai!
Questo articolo è stato pubblicato anni fà in
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Le azioni di risparmio non subiscono lo stesso effetto diluitivo delle ordinarie.
Sottoscrivendo l aumento si ottengono azioni risparmio di categoria B , ma le vecchie azioni restano e non diluite , quindi quale è il loro valore ? Sono una sorta di azioni privilegio che quotano 0,31 ante accorpamento. ciao