Da diverso tempo scrivo che, a mio parere, gli indici americani non riusciranno a superare i loro massimi storici (ed è per questo che rimango piuttosto “scarico” di titoli azionari).
Oppure: se lo faranno sarà comunque una “rottura” marginale (lo scorso 13/4 ho fatto un’analisi più dettagliata sul Dow Jones andando a spulciare ogni singolo titolo che compone il paniere). Oggi si può aggiungere un altro importante elemento. Si è formato un minimo relativo nei pressi di 2.040 punti dello SP500.
Se i corsi dell’indice in questione NON riusciranno a superare 2.150 e poi scenderanno sotto questo livello, scatterà un segnale ribassista vero e proprio.
Al momento, però, è difficile ipotizzare se sarà un movimento percentualmente rilevante.
Un peggioramento “veloce” verso 1.850/1.900 appare lo scenario con maggiori probabilità di successo.